how to save a dead friend
"Tutti dicono che la Russia è solo per i russi. Non è vero, la Russia è per i depressi.". Con questo incipit si apre il documentario.al cinema la Compagnia di Firenze, e iniziata la proiezione del docufilm di Marusya Syroechkovskaya.Â
Da quando era adolescente, la regista ha fatto riprese per gioco sulla sua vita e sul suo rapporto con Kimi. Con oltre 150 ore di materiale, da scegliere, è riuscita a dare un senso a tutti questi estratti di vita, e creare una storia con un filo sottile e triste per raccontare dodici anni di vita.
12 Anni di vita nel quartiere peggiore di Mosca, Butovo, alla periferia nord. Un percorso che ha valenza di formazione per la regista, autodistruzione per il suo compagno.
E sembra strano pensare, che negli anni novanta fine 2000 anche in Russia siano state presenti varie correnti come: il post punk, il grunge e il metal. Tutta la scena underground di una "Federazione della depressione" è vista attraverso gli occhi di una giovane adolescente. Il viaggio non è solo attraverso i ricordi della coppia, ma anche sonoro. Proprio per questo Maryusa, in un incontro col pubblico parla di "sonyfication". In una scena usa un' app nata inizialmente per le foto, per dare una nota a ogni pixel di un video del suo amore Kimi. Ed è forse questo, l'aspetto più cruciale che ci rende umani.
A volte le storie sono troppo tragiche per essere raccontatee con le parole o con le immagini. L'unico modo per liberarci dal peso di queste narrazioni è di passare al suono. La musica, parla al cuore, ma non lo colpisce.
Sarà possibile approffittare delle proiezioni di "How to save a dead Friend" alla Compagnia fino al 21 aprile.
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|