Identità Sahrawi – Il senso del vivere
di Silvana Grippi
LIBRO FOTOGRAFICO
Immaginatevi di uscire di casa. Dovete fare spesa? Avete bisogno di un farmaco? Qualcosa da vestire? O magari siete studenti e rinnovate la quotidiana assonnata migrazione verso la scuola trascinandosi fra marciapiedi e autobus? Tutto nella norma, tutto ovvio, tutto scontato…tutto a portata di mano, servito, programmato…..
Ma se uscendo da quella casa ad attendervi non fosse il grigiore del marciapiede o il fracasso del traffico sulla strada, se invece di avere la visuale chiusa tra palazzi ed arredi urbani il vostro sguardo potesse spaziare fra l’immensità del cielo e l’immobile desolazione di un deserto…sarebbe bellissimo…una visione poetica…idilliaca.
Poi però, una volta goduto di questa immensa bellezza, un piccolo tarlo comincerebbe a insinuarsi nei vosri pensieri. Ed adesso – pensereste preoccupati – che faccio? Come mi organizzo? Come me la cavo? E se ho bisogno di questo? E di quell’altro?
Una ovvietà..penserete. Sì, certo una ovvietà. Evidentemente non abbastanza per le autorità del Marocco che, nel caso del popolo Sahrawi, ha ritenuto opportuno una volta invase le loro terre, costringere una consistente parte della comunità (circa 200.000 profughi) a riparare in una zona desertica del Magreb (Tindouf - Algeria) dove, praticamente privo di risorse, faticosamente il popolo Sahrawi ancora in attesa da 40 anni del promesso e mai intrapreso Referendum sull’ Autodeterminazione, cerca di mantenere i propri usi e costumi, la propria coscienza storica, la propria cultura e soprattutto la propria identità.
Lo sforzo del libro fotografico di Silvana Grippi “Identità Sahrawi – Il senso del Vivere” si concentra proprio su questo aspetto. Una narrazione per interviste e immagini che procede per frammenti e che, intrecciandosi con la poesia, costruisce un reportage completo sull’intero popolo Sahrawi in cui l’autrice pone tutta la sua esperienza e sensibilità verso la geografia umana.
L’occhio attento di Silvana registra volti, momenti, tradizioni, tecniche di sopravvivenza, scuole, ospedali, artigianato, soldati.. Tutti gli aspetti della vita quotidiana, dai quali traspare attraverso la visione fotografica o la lettura delle interviste, la determinazione di questo popolo dimenticato dalla comunità internazionale nel mantenere inalterata e viva la propria identità.
Il libro verrà presentato il 10 Dicembre presso la Biblioteca Buonarroti (Q5) alle ore 17.00 in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Uomo alla presenza dell'autrice.
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