Firenze Venerdi 30 - Riflessioni su una manifestazione eterogenea e imprevista.
E' facile trovare tanti capri espiatori per giustificare la gestione di una piazza, scusate ma vorrei puntare l'attenzione sulle 'dirette' e rivedere le narrazioni di polizia e giornalisti.
E' difficile dire da che punti di fuga si deve osservare un'azione, dato che ogni accesso alla piazza aveva un carattere diverso e quindi reazioni diverse. Quasi tutti puntano a cercare i cattivi ragazzi e addirittura dicono che le persone arrestate per resistenza non sono mai arrivati a vedere la piazza.
E allora di cosa parliamo? di un immaginario collettivo pieno di doppi sensi? Oppure dobbiamo cercare di capire come la rabbia ha avuto la sua rappresentazione teatrale? Per esempio nessuno dice, a me è stato raccontato, di Porta al Prato, degli inseguimenti, e del tentativo di mettere sotto alcuni ragazzi (cercano video comprovanti).
Misure cautelari in anticipo, fino ad avvisare i commercianti di chiudere i propri negozzi con le sbarre di legno, eppure se la polizia aveva tante intercettazioni telefoniche e ambientali come mai ha prestato attenzione solo ai giovanissimi?
Ad un certo punto, mi dicono che le manifestazioni erano diventate due e i fumogeni e lacrimogeni non lasciavano visualizzare i partecipanti. Poi c'è da dire anche che le rivendicazioni dell'iniziativa non erano chiare. La differanza sta soprattutto negli slogan che avrebbero dovuto dare un taglio, da una parte troviamo "Casa, lavoro e salute" dall'altra "Verità, Libertà...".
Le veline per la stampa sono servite ai giornalisti che erano rimasti sulla scrivania, a vedere filmati non realistici, ma di parte, in quanto in una situazione così caotica, rimanere solo dietro le cariche è limitante.
In questo scenario vi erano talmente tante anime che risulta impossibile trarne una visione sintetica. Mi chiedo da cosa viene percepito una ipotesi di dissociazione? Dato che era una manifestazione "non autorizzata" tuttalpiù potevano "non aderire". Ricordiamo che le parole sono macigni.
In una Firenze dove non ci sono vetrine infrante, né danneggiamenti seri, ma dove tutti sono pronti a descriverla come deturpata, solo per fare speculazioni politiche e gossip, e allora, nuovamente di cosa vogliamo parlare?
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