BEIRUT- 2 Settembre 1980 : si perdono le tracce di due giornalisti italiani, Italo Toni e Graziella De Palo.
Italo Toni, giornalista professionista e profondo conoscitore dei problemi del Medio Oriente e Graziella De Palo, attenta osservatrice della realtà del mondo contemporaneo, nata a Roma nel 1956 ed inscritta alla Facoltà di Lettere dell’ Università di Roma. Appassionata di giornalismo, lavora all’agenzia di stampa “Notizie radicali” e collabora al settimanale “ABC”, Quotidiano donna”, “I Consigli”, “Quotidiano dei Consigli”, “L’Astrolabio” e “Paese Sera”, dove pubblica i suoi pezzi più importanti di politica internazionale. A 24 anni è già famosa per le inchieste sul traffico d’armi.
Il 22 Agosto 1980 i due giornalisti partono da Roma alla volta di Damasco per un reportage sui campi palestinesi in Siria e in Libano. Durante le varie visite la De Palo realizza interviste sulla situazione politico, sociale e militare dei palestinesi. Ma i due giornalisti vorrebbero avere un’occasione in più per conoscere nel profondo la condizione dei profughi palestinesi, e chiedono di poter visitare le postazioni palestinesi militari nel Sud, le zone più calde della guerra.Dopo 10 giorni nella capitale libanese decidono di recarsi con una jeep del Fronte Democratico Popolare per la Liberazione della Palestina presso il castello di Beaufort. Dal 1976 in poi il castello era nelle mani dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) , attaccato decine di volte dalle forze israeliane. Prima della partenza, consapevoli del pericolo a cui andavano incontro, comunicano all’ambasciata italiana le loro intenzioni, con la raccomandazione di assicurarsi nei tre giorni successivi del loro ritorno a Beirut. Ritorno mai avvenuto. La versione più accreditata sostiene che una jeep differente da quella del Fronte Democratico abbia teso un’imboscata ai due giornalisti. Nessuno sembra essersi preoccupato di avvisare tempestivamente le autorità competenti della loro scomparsa e il 15 settembre, data del ritorno programmato in Italia, i familiari della De Palo iniziano a cercare invano di avere sue notizie.
La scomparsa è legata ad ambiguità e contraddizioni legate alle carenti e poco chiare comunicazioni sulla vicenda dei due giornalisti da parte delle istituzioni. Sono stati uccisi in circostanze misteriose in un Paese straniero, “colpevoli” di indagare sul traffico d’armi tra Italia e Libano e sugli intrighi internazionali che vedono tra i protagonisti i servizi segreti italiani.Le indagini sono state frenate dal Segreto di Stato, anche se dal dicembre 2009, la presidenza del Consiglio ha deciso di rendere consultabili parte dei documenti che compongono il dossier dei servizi segreti militari. I familiari di Graziella sostengono che la sua sparizione sia legata all’intreccio di interessi tra Italia e terrorismo arabo – palestinese e all’ accordo ultra segreto voluto dall’allora ministro degli Esteri Aldo Moro per riparare l’Italia dai danni collaterali causati dal conflitto tra palestinesi e israeliani.Una pista parallela conduce ai servizi segreti italiani quali possibili mandanti del loro omicidio.
Nel 2012 è stato pubblicato il libro “Omicidio di Stato” , scritto da Nicola De Palo, per colmare il vuoto dell’omertà istituzionale e delle false notizie con la speranza che l’attenzione pubblica dedichi maggiore attenzione alla misteriosa scomparsa dei due giornalisti.
Sofia Schiavone
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