Amsterdam 1 aprile 2011
La foto dell'anno è di Jodi Bieber, fotografa sudafricana.
La sua carriera professionale è iniziata alle quotidiano The Star di Johannesburg nel 1993. Bieber è stato uno dei partecipanti del 1996 Joop Swart Masterclass, che per lei si è rivelata un punto di svolta. Dopo aver ottenuto lavori pubblicazioni come The New York Times Magazine seguite. Un decennio di progetto personale fotografare i giovani ai margini della società sudafricana ha pubblicato il libro Tra cani e lupi - Crescere con il Sudafrica, pubblicato nel 2006. Il suo libro più recente, Soweto, un ritratto di Soweto oggi, è stato pubblicato nel 2010.
Prima mostra personale di Bieber era al Visa pour l'Image, nel 2002, e da allora ha esposto ampiamente in tutto il mondo. Il suo premio più recente è stato il Prix de le l'Union Europeene ai Rencontres de Bamako Biennale Africaine de la Photographie nel novembre 2009. Al momento, la sua vita si muove tra la redazione e la galleria mondi. Bieber ha vinto dieci premi World Press Photo, tra il 2010 World Press Photo of the Year. Oltre a numerosi altri riconoscimenti, è stata finalista a donne del Sud Africa nei Media Awards, nel 2011. Bieber è stato membro della giuria per il concorso mondiale Press Photo 2008 e un master per il 2010 Joop Swart Masterclass.
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questa è la foto vincente del world press 2011: Kabul, Afghanistan Bibi Aisha, 18 anni, è stata sfigurata come punizione per la fuga casa del marito in provincia Oruzgan, nel centro dell'Afghanistan. All'età di 12 anni, Aisha e la sua sorella minore era state date alla famiglia di un combattente talebano come risarcimento per la risoluzione delle controversie. Quando raggiunse la pubertà si è sposata con lui, ma poi tornò a casa dei suoi genitori, lamentandosi del trattamento violento dei suoceri. la tribù del marito è arrivata nella casa paterna pretendone la riconsegna. Aisha è stata portata in una radura di montagna, dove, agli ordini di un comandante talebano, le hanno mozzato prima le orecchie e poi il naso. Nella cultura locale, un uomo che è stato umiliato dalla moglie si dice che abbia perso il naso, e quindi la moglie deve essere punita col taglio del naso. Aisha è stata abbandonata, ma poi salvata e portata in un centro di accoglienza a Kabul dove ha ricevuto cure e supporto psicologico. Si prospetta un viaggio in Amercia per la definitiva ricostruzione.
Maria Grazia Silvestri
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