Il difficile processo di decolonizzazione non può dirsi ancora compiuto. Per non parlare qui dei fenomeni colonialistici che hanno preso piede negli ultimi 30-40 anni, molte aree del terzo mondo sono ancora direttamente sotto il completo e formale controllo politico e militare di Londra o di Parigi (nonchè, in misura minore di Amsterdam). In alcune di queste aree, non si è ancora propriamente compiuto neppure un formale processo di emancipazione dai vincoli coloniali che legano queste zone alle potenze europee sunnominate.
Da circa una settimana, nel Pacifico, la Nuova Caledonia francese è interessata da violenti scontri, innescati da una nuova norma elettorale locale che concederebbe ai francesi immigrati dall'Europa diritti che intaccherebbero la già limitata influenza sugli affari locali da parte della popolazione nativa dei Kanac. Da allora si hanno confuse notizie di scontri sempre più violenti, e il presidente francese Macron ha dichiarato lo stato d'emergenza nella regione.
E' difficile farsi un'idea di cosa stia realmente accadendo, anche a causa della censura che il governo francese stà esercitando sul web. Sembra che la capitale Nouméa sia sotto attacco e che le forze francesi stiano tentando di controllare le vie d'accesso tra questa e il principale aereoporto, nel tentativo di far giungere rinforzi. Si ha notizia di oltre 200 arresti, e Parigi starebbe cercando di far arrivare una task force di un migliaio di gendarmi. Si può affermare con certezza che il social media TikTok è stato bloccato nella zona, e che il governo di Parigi ha ufficialmente -anche se in maniera piuttosto assurda- accusato persino la repubblica ex-sovietica dell'Azerbaijan di sostenere i rivoltosi quantomeno via web...
Informeremo i lettori dei prossimi sviluppi.
Fabrizio Cucchi/DEApress
Fonte principale : https://www.bbc.com/news/articles/crggl7zxzd1o
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|