Eccoci nell'era tecnologica. All'occidentale "era tecnologica". Chi si ricorda, quando venivano usate le ghiacciaie per conservare gli alimenti? Quando la luce era un lusso, e guai a tenere gli interruttori accesi più dello stretto necessario. Anche Leopardi, alla fine, leggeva al lume di candela. Parole sante: lui, però, è diventato cieco e gobbo.
Altro che lampadine, qui stiamo parlando di sviluppi tecnologici di enorme portata. Internet, memorie aggiuntive, social network, droni.
Chi potrebe lamentarsi, se un giorno venisse offerta la possibilità di mantenere tutti i propri ricordi in un chip impiantato nel cervello, magari dalla nascita, in modo tale da poterli rivedere proiettandoli anche sul muro di casa?
La straordinaria opportunità di rivivere ogni singolo ricordo, magari il primo bacio, o di proiettare il giorno delle nozze, non ha nessun risvolto della proverbiale medaglia?
Questa è una delle problematiche di Black Mirror, serie tv inglese ambientata in un futuro non così lontano, dove però una tecnologia avanzatissima è già stata metabolizzata dalla nostra società. Black Mirror racconta delle conseguenze, delle implicazioni quotidiane dei progressi della scienza, o, meglio, del suo fallimento sociale.
Le penne degli scrittori e i montaggi dei registi tendono spesso a riflettere sugli sviluppi catastrofici che l'avanzamento della tecnologia produce. Black Mirror, a questo proposito, risulta essere uno dei prodotti più ponderati e accorti rispetto al vastissimo panorama cinematografico e televisivo attuale, di cui un elenco esaustivo impiegherebbe chissà quante pagine. Osservazioni ostili non provengono solo da opere, diciamo, d'intrattenimento; anche sociologi e antropologi parlano infatti di inevitabili derive inquietanti.
Siamo ben lontani, dunque, dall'ingenua benevolenza con cui venivano accolte le innovazioni, dallo stupore con cui si osservava passare il treno.
La tecnologia crea sempre dubbi, ma il sospetto odierno si esprime diveramente; il timore reverenziale che suscitavano le innovazioni tecnologiche ha ceduto il posto al terrore provocato dalle loro ripercussioni.
Il rapporto tra l'entusiasmo e la paura ha cambiato radicalmente segno, nel corso degli anni: la speranza di un futuro migliore si è sottomessa allo scetticismo tecnologico.
Vietato essere ottimisti !
Â
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|