Vi racconto quello che mi è successo ieri!
Come tutte le pause pranzo sono uscita dall'ufficio per andare a stuzzicare qualcosa, insomma era un giorno come tutti gli altri... almeno per me!
Mentre camminavo ho incontrato una mia amica lungo la strada, un saluto veloce scambiando per lo più due chiacchiere.... quando un uomo all'incirca cinquantenne mi urla contro dicendomi:
" Oltre agli extracomunitari abbiamo anche i terroni".
Premetto che non mi sono offesa tanto per essere stata chiamata "Terrona" ma per il modo dispregiativo in cui mi è stato detto.
In quel frangente sono rimasta impietrita a tal punto da non rispondere... e questo mi chiedo se sia stato un bene o un male!
Voi che avreste fatto? Avreste risposto alla provocazione?
Mah... io penso che è l'ignoranza che crea la violenza, quindi ho preferito tacere senza dargli nessuna soddisfazione. L'indifferenza in questi casi è la miglior arma.
Lui non sa cosa significa allontanarsi dal proprio paese natale... Lui non sa cosa si prova a staccarsi dai propri cari ad un'età dove si preferisce ancora pensare ai sogni... E poi il termine terrona per noi sudisti è una cosa bella. Se detto in amicizia ancora meglio, indica un proprietario terriero, un latifondista, cioè colui che appartiene alla terra.
Chiamatemi pure terrona...perchè io appartengo alla terronia ma non ho niente da ridire alla Padania.
Giuseppina Barbetta/ DEApress
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