Da diverse settimane, ormai, che il Cavaliere pensa ad una ridiscesa in campo. In quest' anno di governo Monti molte cose sono state fatte anche se non tutte a beneficio delle famiglie, delle persone maggiormente in difficoltà. I tagli e i sacrifici hanno bussato sempre alle fasce meno redditizie. Vero è, però, che questo governo, soprattutto con la persona di Monti, ha restituito credibilità internazionale al nostro Paese. Tutta l'Europa ha criticato questa notizia ben sapendo quali sarebbero le conseguenze in una simile ipotesi.
L'entourage del governo Monti non è sempre stato ben disposto alle valutazioni sociali di un Paese messo in ginocchio dal debito e dalla mancanza di lavoro; i licenziamenti che sono continuati e che continuano a minacciare le famiglie sono in netto contrasto con un'uspicabile crescita che manca da ormai moltissimo tempo soprattutto a causa di scelte non appropriate per una vera ipotesi di crescita.
Restare fermi ed imperturbabili sul solo ridimensionamento del debito finanziario pone moltissime difficoltà che rischiano di diventare davvero insostenibili se non si considerano in egual misura provvedimenti di diversa consapevolezza: la ridistribuzione dei salari i quali presentano un dislivello grave rispetto ad altri paesi europei; la redistribuzione dei sacrifici i quali non possono ricadere solo e soltanto sulle fasce più deboli. Lo studio approfondito di una patrimoniale sulle ricchezze sostanziali porrebbe un primo passo ad una equa giustizia sociale.
L'Europa tutta è in grave difficoltà per una crisi a livello mondiale. Ma oltre al debito dobbiamo considerare le necessità dei popoli e improntare le diverse scelte politiche a loro sostegno.
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