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"LA LUZZI"...L'OCCASIONE MANCATA...
Cosa faremo il lunedì sera dopo l'assemblea del movimento ?
Da oltre un anno dopo l'assemblea del movimento io e Said, accompagnati spesso da Sabrina che del movimento non è...(ma che ha da sempre un amore particolare per la realtà del Luzzi) ci recavamo spesso alla "Luzzi" per affrontare le riunioni della comunità occupante, per così dire...
Da pìù di un anno, la realtà del Luzzi era una realtà di abbandono totale, già svuotata due anni prima da precedenti e difficilissimi accordi...
La logica conclusione del Luzzi è il risultato di tre mesi di trattative che hanno visto un insieme di attori diversi,e che, alla fine sono riusciti a trovare soluzioni dignitose per tutte/i, perché la "RESA" incondizionata dell'area era già avvenuta in precedenza...
Dormirà tranquillo il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, acerrimo nemico dell'occupazione, sarà contenta la ASL che finalmente potrà "fare cassa" su l'ennesimo bene in vendita, la Regione Toscana sarà felice di avere garantito la mediazione, la Caritas di avere incamerato l'ennesimo ruolo di sistemazione delle persone e di avere incamerato soldi e prestigio...
In realtà dalla vicenda Luzzi ne escono sconfitti tutti, noi compresi...
CENNI STORICI:
Nel febbraio 2007 oltre 150 uomini, donne e bambini di etnie diverse occupano l'area Luzzi, un'area utilizzata dalla ASL, in precedenza per anziani, disabili...e chiusa da alcuni anni. La reiterata volontà della proprietà è, dato il luogo e la posizione, la messa in vendita del bene. Ma il bene, come molti altri è una antica donazione, che a termini di legge non dovrebbe essere snaturata dalle funzioni per cui è stata, appunto, donata...
Ma in tempi come questi gli enti pubblici se ne strafregano delle donazioni e sono decine gli stabili donati per funzioni benefiche messi all'asta...
Nei mesi successivi all'occupazione il Luzzi diventa una piccola città, le cose funzionano...il numero degli occupanti si triplica...e grazie anche allo straordinario lavoro iniziale di alcuni giovani occupanti italiani e stranieri partono alcune attività di laboratorio... La ludoteca, lo spazio assemblee, lo spazio sociale, si tentano alcuni corsi di lavoro.
Certo, i problemi non mancano, ma la vitalità dell'occupazione resta l'elemento di forza, con le sue assemblee, le sue manifestazioni a Firenze, le feste, un universo manicomiale dove in tanti si riconoscevano...
Anche centinaia di giovani fiorentini che il sabato sera venivano a ballare e a scannarsi, perché faceva "trend" andare alla Luzzi...
Senza dimenticare le discussioni continue, le riunioni, che non si potevano fare la domenica e il venerdì per rispettare le tante religioni esistenti, gli schiamazzi ossessivi dei bambini, le tante nascite proprio alla Luzzi, le coppie multietniche e ovviamente i litigi e qualche scazzottata...
E' proprio in quel contesto che sono partite le trattative. Non era l'eden multietnico come lo definiva Gianassi, ma un tentativo di fare convivere tante etnie in armonia...
L'ente che ha vissuto di pìù le contraddizioni è stata la REGIONE TOSCANA, dopo la prima richiesta di sgombero la stessa Regione fece di più di una marcia indietro, affidando un progetto di investimento alla Fondazione Michelucci per impedire lo svuotamento e la speculazione sul luogo.
Mesi di discussioni, trattative infinite, e poi l'ostinazione dell'ente proprietario e, sopratutto del Sindaco di Sesto Fiorentino...
Intanto, purtroppo, la situazione peggiora, cominciano i primi "scazzi" tra le comunità e anche tra gli stessi responsabili italiani, ma le assemblee e le manifestazioni continuano...
Se una responsabilità va attribuita al movimento è quella di non essere riuscito a organizzare la quotidianità, i corsi di italiano, i laboratori, troppo presi dalle iniziativa politiche ci siamo persi proprio sulla vita dell'occupazione stessa...
Il resto l'hanno fatto le istituzioni, i continui voltafaccia della Regione Toscana, la determinazione dell'Amministrazione comunale di Sesto con particolare ferocia del suo Sindaco (che ha fatto sospettare a intrallazzi non scritti con la proprietà) e una proprietà, appunto la ASL, che nel tempo si è trasformata in una SPA...e per finire il ministro degli interni Maroni che la definì l'occupazione pìù pericolosa della nazione ...?
Resta l'amaro in bocca per l'occasione sprecata, per non avere impedito l'ennesima speculazione, per i ricordi di vita di molte persone che pure ci hanno fortemente creduto...
La "Luzzi" non ha chiuso sabato mattina, quello che restava era solo il trascinarsi ossessivo di una situazione sconfitta alcuni anni passati.
Per noi impegnati sul diritto alla casa, su un immaginario di società fondata sull'uguaglianza sociale e sul rispetto dei diritti di tutti una sconfitta senza precedenti...
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