Cala il numero di giovani iscritti alle università italiane, ed in particolare anche i tre atenei toscani registrano un crollo delle immatricolazioni.
Secondo i dati provvisori pubblicati dall'Ministero dell'Università, Firenze perde 2561 studenti, Siena registra un – 14% rispetto ad un anno fa mentre Pisa segna solo un -1053 studenti, riconfermandosi l'ateneo toscano con il maggior numero di iscritti.
Ma anche l'Università di Bologna perde un 4,25% di studenti, Milano ne perde 3,2% mentre Torino conferma gli stessi numeri 64.321 di iscritti.
Campanello d'allarme, dunque, per l'intero sistema accademico nazionale, che in generale ha perso 240 mila studenti, non essendo in grado di godere di un'adeguata organizzazione e di fornire le conoscenze non solo teoriche, ma anche pratiche ai futuri dirigenti del domani.
Il fatto è che senza adeguati investimenti nel sistema di formazione italiano, non possono esserci automaticamente delle prospettive di crescita e sviluppo. Tutto ciò dovrebbe essere ben evidente anche in Italia, che purtroppo da una quindicina di anni ha smesso di crescere e svilupparsi, con evidenti conseguenze non solo in ambito formativo ma anche economico e sociale.
Purtroppo c'è un disinteresse abbastanza alto dei governi nei confronti del sistema universitario, lasciato in balia di se stesso. Ma dall'altra parte ci sono stati anche diversi casi di cattiva gestione delle risorse da parte degli atenei stessi.
Lidia Scaperrotta/ DEApress
Fonti: http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/universita/2014/19-febbraio-2014/gli-studenti-non-vanno-piu-universita-2224095246030.shtml
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