ADA COLAU: SALVARE VITE E’ UN DOVERE MORALE E LEGALE
Di Laura Ciampini
Ada Colau Ballano, è nata nel 1974 e dal 2015 è la prima donna sindaca della storia di Barcellona. E’ un’attivista e una politica che si dedica alla difesa dei diritti umani, partecipando a diversi movimenti sociali, fino a formare una piattaforma che si occupa del debito ipotecario, del diritto ad avere la casa e che si oppone agli sgomberi. Ha lavorato in televisione come reporter di guerra e, nel 2013, ha vinto il premio per la difesa dei diritti sociali.
Negli ultimi anni ha posto l’attenzione al tema dei migranti, e in quanto portavoce delle città delle Nazioni unite, ha scritto al presidente della ONU, per esigere che si ripettino i diritti umani nella frontiera tra Turchia e Grecia, affermando che la priorità è mettere in salvo le persone che fuggono da tutte le zone di conflitto e proteggere i giornalisti che testimoniano i drammi del nostro tempo.
Recentemente è tornata alla ribalta per il suo sostegno all’organizzazione catalana Pro Activa Open Arms, che dal 2015 salva vite umane nel Mediterraneo, e la cui nave era stata sequestrata dal governo italiano per ordine di Salvini. Nell’agosto 2019 la Open Arms fu tenuta in attesa di un «porto sicuro» per tre settimane, dopo aver soccorso nel Mediterraneo 163 migranti in tre diverse operazioni di salvataggio. Il 27 gennaio 2020 la sindaca ha convocato una conferenza stampa con il fondatore della ONG, Óscar Camps, insieme al giornalista Jordi Évole e al cantautore Joan Manel Serrat. Ada ha annunciato che il Comune di Barcellona si costituisce parte civile nell’eventuale processo di Palermo per il caso «Open Arms» e denuncia il modo in cui Salvini ha ostacolato l’impegno umanitario delle navi di ricerca e soccorso marittimo, che operano con il sostegno finanziario della municipalità di Barcellona.
L’Europa continua ad essere assente, ma la città catalana sostiene la ONG perché dice Ada Colau: «Salvare vite non è solo un dovere morale, ma anche legale».
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