Oggi alle 10 nuovo incontro dell'Ufficiale Giudiziario con le associazioni che da mesi occupano lo stabile comunale di via Battisti 51 e che il comune ha già emesso un’ordinanza di sgombero.
Ad attenderlo centinaia di persone, volontari del Progetto Rebeldia, ma non solo: decine e decine di rappresentanti di altre realtà cittadine, persone, tanti che volevano portare la loro solidarietà e ribadire che c'è una città che chiede alle istituzioni con forza di non arrivare allo sgombero e di trovare una soluzione condivisa.
L'Ufficiale Giudiziario ha preso atto nuovamente dell'indisponibilità dell'area e, seppur accompagnato da una ventina di agenti della DIGOS e della polizia, ha consesso un rinvio di due settimane: tornerà il 27 mattina alle 9.
La data è arrivata dopo circa un'ora di trattativa in cui rappresentanti delle associazioni, professori universitari di Scienze per la Pace e avvocati hanno spiegato come in data 14 Gennaio si sia riaperto una possibilità di dialogo con il Comune.
Nell'incontro del 14 Gennaio in Comune le associazioni hanno portato nuove possibili soluzioni da percorrere per trovare una via d'uscita concordata e congeniale alle loro attività.
“Abbiamo chiesto – ribadisce il comitato delle associazioni in una nota - che ci sia dato agio di percorrere questo possibile percorso di dialogo, che sia concessa il tempo per fare un lavoro serrato e sperare in una soluzione che eviti gravissima rottura democratica che deriverebbe da un intervento forzato. Con soddisfazione accogliamo la notizia della concessione di un’ulteriore spazio di trattativa concesso dal comune”.
Se la trattativa riavviata ieri non andrà a buon fine, ci sarà il terzo accesso il 27 probabilmente accompagnato da un considerevole spiegamento di forze. “Ancora una volta – prosegue la nota del comitato – ribadiremo la nostra volontà di difendere un’importante spazio di partecipazione democratica come Rebeldia e respingiamo il tentativo di ridurne il futuro a un problema di ordine pubblico, e con noi centinaia di persone in città.”
Riccardo Marconi - DEApress
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