Il Comitato della magistratura ( http://www.judiciary.house.gov/issues/issues_RogueWebsites.html ) della Camera dei Rappresentanti Usa, sta esaminando in questi giorni nuove misure contro la pirateria on-line. Vengono proposte misure draconiane per combattere il fenomeno, fino ad includere il blocco dei siti web che includano link a materiale protetto da copyright, e il carcere per chi infranga le norme. Benchè il progetto porti i nomi di molte associazioni di cittadini "per la sicurezza e la polizia" (http://www.judiciary.house.gov/issues/Rouge%20Websites/Public%20safety%20letter%20of%20support.pdf) persino aziende come Google si sono espresse contro la nuova normativa ( http://www.bbc.co.uk/news/technology-15757282 ). La giornata di ieri ha visto gli oppositori della proposta organizzare una giornata di sottoscrizione on-line contro questa ( http://americancensorship.org/ ). Gli Stati Uniti, che tanto criticano la censura in altri paesi, poi "in casa propria" sono tutt'alto che virtuosi ( si veda ad es. http://www.deapress.com/internazionale/quinto-giorno-di-proteste-a-wall-street oppure http://www.deapress.com/esteri/indice-dei-libri-proibiti-nelle-carceri-texane ). Speriamo comunque che quest'ultima "iniziativa" rimanga allo stato di progetto...Per ulteriori informazioni rimando il lettore al website della nota associazione per le libertà digitali Electronic Frontier Fondacion ( https://www.eff.org/ )
Fabrizio Cucchi, DEApress
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