Aerei da guerra turchi hanno bombardato una presunta postazione dei terroristi curdi del Pkk nel nord dell'Iraq. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa Dogan, che cita fonti di polizia, secondo cui l'attacco è avvenuto intorno alle 2 i ieri ora locale, nei pressi della città irachena di Zakho, al confine con la Turchia. Al momento non è arrivata alcuna conferma ufficiale alla notizia. Lunedì, in un incontro con alcuni parlamentari del suo partito, l'Akp, il premier turco Recep Tayip Erdogan aveva annunciato «l'avvicinarsi» della data per l'operazione oltreconfine contro il Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Dal Cairo, dove si trova per il vertice della Lega Araba proprio in mattinata il presidente iracheno, il curdo Jalal Talabani aveva cercato di rassicurare la Turchia sull'impegno di Baghdad a impedire all'interno del territorio iracheno di operazioni militari dei ribelli separatisti del Pkk. Mentre Talabani parlava al Cairo, l'operazione forse era ancora in corso. Secondo la Cnn turca, che ha citato fonti irachene, elicotteri turchi hanno infatti bombardato due villaggi curdi che però erano già stati abbandonati per cui non ci sarebbero state vittime.La Turchia ha ammassato oltre 100.000 militari al confine con l'Iraq in vista di un'eventuale incursione contro i ribelli separatisti. Secondo la televisione turca Ntv invece i ribelli del Pkk (il partito dei lavoratori del Kurdistan) avrebbero ucciso quattro soldati turchi nel sud-est della Turchia. Nel frattempo Ankara sta cercando di dare assicurazioni all'Europa sul rispetto dei diritti civili e sta cercando anche di dare una sponda alla ripresa dei negoziati per la pace in Medioriente, offendo la sua intermediazione tra Israele- con cui ha tradizionali buoni rapporti anche di carattere economico - e la Siria. Ma nel contempo sta sempre più stringendo d'assedio la minoranza curda, o meglio la sua frangia più radicale: il Pkk di Ocalan, appunto. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Turkish Daily News fatto a Diyarbakir, città a maggioranza curda, risulta che la maggior parte dei curdi residenti in Turchia non vogliono l'indipendenza e la nascita di uno stato autonomo del Kurdistan così come nelle rivendicazioni del Pkk. Nel sondaggio emerge anche che 50% del campione ritiene che il Dtp - il moderato Partito curdo della società democratica - dovrebbe riconoscere il Pkk come «organizzazione terroristica». Addirittura nel campione appena un terzo degli intervistati si dichiara contrario a un'operazione armata oltre confine.
Selam Eminaj Rezarta - DEApress
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