In Corno d'Africa
Il portavoce del Ministro degli Affari esteri etiope ha negato che un numero imprecisato di militari e carri armati, abbia oltrepassato il confine con la Somalia sulla strada verso la capitale Mogadiscio. Se fossero confermate queste voci, si tratterebbe di una nuova invasione della Somalia da parte dell'Etiopia, dopo quella del dicembre 2006, quando Addis Abeba intervenne a sostegno del Governo di transizione somalo, fino al ritiro del 2009. Un'azione militare che portò, nel martoriato paese costiero del Corno d'Africa, ulteriori violenze e barbarie che si aggiunsero a quelle perpetrate negli anni precedenti dai "signori della guerra". Adesso nella regione del Corno d'Africa, dopo una carestia che si sta protraendo da anni, si riaccendono le ostilità. Gli Shabab, gruppo che è diretta emanazione delle Corti islamiche sconfitte nel 2006, controllano una ampia fetta del territorio somalo, dove negli anni sono aumentate le azioni di pirateria davanti al Mare di Aden, e da dove lo scorso ottobre hanno sconfinato in Kenya rivendicando il rapimento di due turisti francesi, poi uccisi. Il Kenya, già alle prese con la gestione del campo di Dadaab, dove vengono ospitati 500mila profughi che fuggono la fame e le violenze del loro paese, è a sua volta intervenuto negli ultimi giorni con le proprie truppe nella Somalia meridionale, per rivendicare il diritto di difendere i propri confini ed interessi economici danneggiati dalle azioni degli estremisti islamici. L'Etiopia, baluardo anti Al Qaeda dell'amministrazione americana che, secondo alcuni cablogrammi rivelati da Wikileaks, utilizzerebbe droni per gli interventi militari in Somalia, è da tempo contrapposta militarmente all'Eritrea nel confine nord, ed ora fa intervenire le sue truppe verso la costa meridionale del Corno. In mezzo a queste manovre militari e a interessi geopolitici che poco considerano le popolazioni di una regione devastata da anni di guerra, carestia e desertificazione, la grande accusata è da sempre l'Eritrea, indicata, da Addis Abeba e Nairobi, come il luogo dove vengono addestrati gli integralisti nella lotta contro il Governo di transizione appoggiato dall'Etiopia.
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