riceviamo e pubblichiamo
Carola Del Buono per l’Altracittà
È finalmente ripartita l’attività di “Mille e una bici”, servizio gestito dalla cooperativa sociale Ulisse.
La nascita di questa iniziativa risale addirittura al 1999 quando alcune associazioni di ciclisti ipotizzarono un servizio capillare di noleggio biciclette, con 13 postazioni sparse per la città e gestite da volontari. La cooperativa Ulisse entrò poi nel progetto nel 2002 e ne è tuttora il gestore, in collaborazione con il Comune e con Sas spa.
Mille e una bici versione 2012 presenta alcune novità importanti, pensate per facilitare l’accesso al servizio da parte degli utenti, rendendo loro più semplice il noleggio e la restituzione del mezzo.
In primo luogo un sito web www.bicifirenze.it consentirà di sapere in ogni momento quante bici sono disponibili zona per zona. Ed è in corso di attivazione il sistema di prenotazione e acquisto di abbonamenti on line.
Il sito è infatti collegato al nuovo sistema di gestione elettronica delle operazioni di noleggio: gli operatori del servizio, presenti alle postazioni di “Mille e una bici”, sono stati muniti di tablet e ora aggiornano in tempo reale tutti i dati.
“Mille e una bici” dà lavoro a 8 persone, metà delle quali sono lavoratori svantaggiati.
Oltre a questo, è stato rinnovato il parco mezzi che ora conta 225 biciclette. Le nuove bici, di colore viola, sono city bike particolarmente adatte alle strade difficili e accidentate del centro di Firenze: hanno cerchi e gomme rinforzati.
«Inoltre saranno distribuiti mantelline ed oggetti utili per il ciclista» ci spiega Gianni Autorino, della cooperativa Ulisse. «in aggiunta al consueto casco che c’era a disposizione da tanto tempo».
Le postazioni di Mille e una bici sono sei: stazione Santa Maria Novella, Santa Croce, Piazza Ghiberti, e stazione Rifredi, Leopolda e Campo di Marte, queste ultime tre pensate per residenti e pendolari, dove non è prevista la presenza di un operatore e che saranno ad uso esclusivo degli abbonati. L’orario è molto ampio e uniforme per tutte le postazioni, anche se purtroppo restano fuori i giorni festivi, così prendere la bici da una parte e lasciarla in un’altra sarà decisamente più facile.
Per quanto riguarda i costi del servizio, per chi vuole abbonarsi sono 22 euro al mese, mentre i prezzi giornalieri sono diversificati: per i residenti in provincia di Firenze e gli abbonati di Trenitalia e Ataf la tariffa è di 1 euro all’ora e 3 euro per una giornata intera; per tutti gli altri il costo è di 2 euro per un’ora, 5 euro per cinque ore e 10 euro per l’intera giornata. Per pagare si potrà utilizzare una carta prepagata.
Ma cosa c’entra Mille e una bici con il progetto del bike sharing, che a Firenze sembra essere stato abbandonato?
“Il bike sharing – ci racconta Autorino – era già stato proposto dall’ex sindaco Leonardo Domenici assieme all’allora assessore all’ambiente Claudio Del Lungo nel Febbraio 2009. Finita la campagna elettorale, è stato abbandonato e messo da parte per due anni e mezzo, oggi l’amministrazione è cambiata e il vicesindaco Dario Nardella sembra deciso a rimettere in piedi questo progetto”.
Mille e una bici non va dunque confuso con il bike sharing, che prevede molte più postazioni, anche vicine tra di loro, e tutte automatizzate e senza personale, dove l’utente prende la bici utilizzando una tessera magnetica.
Nei 2 anni passati Mille e una bici ha registrato tra i 15 e i 16mila noleggi l’anno, con una prevalenza di utenti residenti in provincia di Firenze.
Sul servizio di Mille e una bici abbiamo raccolto il parere di Carla Lucatti, presidente di Città ciclabile:
“Noi abbiamo sempre appoggiato quest’iniziativa, che insieme ad altri abbiamo promosso tanti anni fa, con l’assessore Amos Cecchi .. All’epoca l’assessore ci prendeva in giro, diceva che volevamo “fare” l’Olanda a Firenze, ma prima di riuscire in questo nostro intento secondo lui avremmo dovuto diventare noi fiorentini di mentalità olandese! Oggi i ciclisti nella nostra città sono quasi 30 000, ma nonostante ciò non sono per niente tutelati”.
“Senza la rete ciclabile – continua Lucatti – la gente continua ad avere paura di prendere la bici. Con una situazione così un’iniziativa come Mille e una bici può funzionare solo in centro, invece è bene che si cominci a pensare anche alle periferie, redistribuire il poco spazio preso tutto dai mezzi a motore e creare una rete ciclabile che a tutti gli effetti a Firenze non c’è”.
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