Grazie anche all'attenzione generale rivolta altrove, nel governo Meloni c'è chi pensa a un "giro di vite" contro gli attivisti, in primis quelli di "Ultima generazine". Un disegno di legge presentato dalla Lega (1) propone l'arresto in flagranza e la reclusione da tre a sei anni oltre al cosiddetto "Daspro Urbano", per i manifestanti colpevoli di blocchi stradali o ferroviari. Questo si aggiungerebbe alle maxi-multe da poco introdotte per "l'imbrattamento" (termine quantomeno vago) di monumenti ed edifici.
Il governo Meloni non è nuovo a misure draconiane (ricordiamo la legge anti-raver); però l'emergenza climatica rimane una delle principali "criticità" del nostro tempo, ed è "solo buon senso" ricordare che gli interventi repressivi non servono a niente di fronte a fatti come la recente alluvione dell'Emilia-Romagna...
Qualche mese fa, i leader africani, avevano proposto (2) una nuova tassa globale sulle emissioni inquinanti, proposta che è sostanzialmente "caduta nel nulla" nonostante non fosse in alcun modo rivoluzionaria. Sarebbe solo buon senso che a pagare i costi fossero le aziende globalmente più inquinanti, e che i soldi finissero agli stati più poveri che sono anche quelli che hanno mezzi minori per affrontare le continue catastrofi innescate dal riscaldamento globale. Ma ci sono anche discussioni sulla profonda iniquità dei meccanismi che permettono la compravendita di "quote carbonio" da parte di alcuni stati, perchè in pratica permettono alle aziende di continuare ad inquinare come prima, mentre gli stati dedicano il denaro ricavato a tutto fuorchè a mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Del resto, ci sono stati insulari che rischiano letteralmente di "sparire dalla faccia della terra", ed è chiaro che nessuna somma di denaro può compensare ciò...
Il prossimo 30 Novembre si svolgerà a Dubai l'incontro sul tema denominato "COP28", ma le divisioni tra i delegati già fanno pensare a un insuccesso annunciato (3). Ovviamente il governo Meloni sembra "non aggiungere nulla di costruttivo" a quest'incontro.
Intanto la situazione peggiora. Le ultime analisi (4) suggeriscono un riscaldamento globale più rapido (e più devastante) di quanto fosse previsto dai precedenti studi.
Fabrizio Cucchi/DEApress
(1)https://www.senato.it/stampa/rassegna/View.aspx?ID=2023110155840519
(2)https://www.bbc.com/news/world-africa-66733557
(3)https://www.bbc.com/news/science-environment-67271688
(4)https://www.bbc.com/news/science-environment-67242386