Come inserire la crisi climatica nel dibattito politico? Cosa è necessario fare per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema?
Argomento globale e complesso che necessita quindi di azioni glocal ed è per questo che una serie di associazioni e organizzazioni fiorentine hanno invitato sabato 16 dicembre presso il Circolo Arci Isolotto di via Maccari tutte le forze politiche cittadine per sottoporre loro un programma ecologista e intavolare una discussione su vari temi: dalle energie rinnovabili ai trasporti, dall’aeroporto all’efficienza energetica passando per l’agricoltura urbana e la ciclabilità.
Associazione Medici per l’Ambiente, Cittadini per l’Italia Rinnovabile, Ecolobby, Extinction Rebellion Firenze, FIAB Firenze Ciclabile, Fridays for Future Firenze, ISDE Firenze, Legambiente Firenze, PRO-CER, Progetto Firenze e WWF Area Fiorentina si faranno carico di confrontarsi con i vari esponenti politici, che hanno dato la loro adesione all’iniziativa, interrogandoli sugli impegni che vorranno assumersi in questo senso se dovessero essere eletti alla guida della città. La prospettiva è ovviamente quella delle amministrative 2024 e come, abbiamo accennato, l’incontro mira a definire un’agenda politica, magari non a strappare promesse elettorali quanto piuttosto a definire argomenti e tematiche importanti, a cercare di sciogliere i nodi irrisolti che la città ancora si porta dietro (uno per tutti: la questione pannelli fotovoltaici nel centro storico e nelle zone a vincolo paesaggistico).
Altro tema dirimente e di sicuro interesse collettivo è quello della viabilità e dei problemi ad essa connessi: lo scudo verde, le zone 30, la promozione della mobilità attiva, la città dei 15 minuti, il potenziamento del trasporto pubblico.
Depavimentazione, lotta contro le isole di calore, riforestazione urbana e soprattutto riduzione dell’inquinamento dell’aria sono invece aspetti che riguardano il benessere e la qualità del vivere urbano e che toccano tutti i cittadini, talvolta rassegnati all’idea che sia impossibile un cambiamento.
Nel momento in cui scriviamo hanno aderito parecchi esponenti politici, partiti ed associazioni che possiamo tranquillamente posizionare nell’area progressista mentre la destra locale sembra impermeabile al tema ed anzi cavalca l’ostilità verso la transizione ecologica vissuta come una minaccia verso lo stile di vita consumistico.
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