Sia pure inopportuno e retorico come sempre, vorrei dire qualche scomoda verità sulle recenti “vicende indiane”. Innanzitutto è inconcepible a) che la Repubblica Italiana conceda “in funzione di sgherri privati” i suoi soldati, e b) che lo faccia per l'interesse di armatori che nulla vogliono se non il loro sudicio profitto. L'atteggiamento del governo Monti sulla vicenda è vergognoso. Invece di dire: “Noi stessi puniremo con la massima severità i nostri soldati colpevoli di omicidio”, ci si ostina a proclamarne un' innocenza che i fatti smentiscono. Se l'India d'ora in avanti proibisse i suoi porti e le sue acque alle navi italiane, sarebbe una misura di prudenza totalmente giustificata...Ma, il suo interesse alla diplomazia e ai buoni rapporti si spinge al punto di non farlo. E noi come la ricambiamo? Ostinandoci a difendere le vergognose colpe di singoli, tanto più ingiustificabili perchè si sono dimostrati non soldati per la difesa del bene pubblico ma assassini per l'interesse di privati. Che idea è stata mai quella di mandare i nostri soldati armati a proteggere ...non una nave in missione diplomatica, non un trasporto per il pubblico bene, non una missione di pace...ma un trasporto di rapina, come tutti quelli che derubano i paesi stranieri delle loro risorse naturali (non mi si dica che il petrolio che sta in casa d'altri è nostro, oppure che i nostri pescecani lo pagano un prezzo equo contrattato senza violenza)….e il tutto perchè i più rapaci tra i nostri concittadini possano crogiolarsi in un ingiusta ricchezza? Dov'è la “dignità nazionale”? Dov'è finito il pudore e la giusta vergogna per le proprie colpe?
Fabrizio Cucchi, DEApress
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