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Riporto quindi qui di seguito il testo di quell’intervista:
D: Quando è stata fondata questa libreria?
R: La Cooperativa delle Donne è stata fondata nel 1979. La libreria è stata aperta al pubblico ufficialmente nel 1980, per l’occasione della festa dell’8 marzo..
È una libreria specializzata in opere di autrici, con attenzione particolare per testi che esprimono i saperi delle donne e che contribuiscono alla ricerca e costruzione dell’identità di genere e per le piccole case editrici di qualità,che producono dei veri e propri gioielli!
D: Quali sono i rapporti con i/le clienti?
R: Il rapporto con i visitatori è di fiducia. Qui acquistano sia donne letterate che uomini. Arrivano anche molti studenti. Certo, il numero delle donne è più alto ma ciò non esclude che anche gli uomini siano interessati,soprattutto di filosofia, poesia e narrativa.
D: Si sente più un commerciante o un operatore culturale?
R: Non vendiamo bestseller, ma non siamo contro l’editoria più commerciale. Scegliamo i nostri libri con molta cura, abbiamo libri di una certa qualità culturale. Ci sentiamo senza dubbio operatori culturali. Questa è una nostra caratteristica.
D: Che consigli darebbe , in questo momento, a chi volesse aprire una libreria? Lo dissuaderebbe o lo spronerebbe?
R: Certo, essere librai indipendenti, oggi, è dura…. meno entrate rispetto a grandi editori (es. Feltrinelli).. ma credo sia importante aprire più librerie, magari meno birrerie, idealmente parlando.
D: Qual è la vita del piccolo libraio indipendente?
Esiste ancora la figura del libraio consigliere o i lettori di oggi sono più preparati?
R: È una questione di resistenza… questi sono luoghi rari, in altri tempi la libreria era un luogo di socializzazione. Oggi si tengono corsi di lettura, scrittura, già da qualche anno, mostre fotografiche, seminari. Quest’anno si terrà un ciclo di incontri tenuti dalla psicologa Anais Coumine che si propone di offrire un sostegno psicologico a partire dalla letteratura. Questa è una libreria che si propone come spazio culturale a tutto tondo. Vogliamo valorizzare il talento delle donne. L a Cooperativa era ed è composta da sole donne, nasce in quegli anni (’70), che fu un periodo particolare per la storia delle donne. Ci teniamo molto a far emergere la scrittura delle donne, che a differenza di altre arti, come la pittura, non emerge abbastanza.
D: Quanti acquirenti entrano in libreria per fare un regalo?
R: Regali? Sì, c’è chi regala dei libri. E chi entra qui è spinto da una motivazione culturale particolare.
D: Internet: una risorsa o un problema per il libraio? Cosa ne pensa degli ebook?
R: Ebook? Non fermo il progresso, il profumo della carta per me è insostituibile! Spesso provo rabbia quando vedo sul treno tutte quelle tavolette che non si possono sfogliare…
Se penso alla bellezza delle copertine… Perché negare la qualità delle cose?
D: Oggi, le vendite sono calate. Secondo lei, si legge meno o è tutta colpa del digitale?
R: La tecnologia influisce molto. Molti cambiamenti rispetto al passato. Crescita dell’ignoranza? Quello pervade un po’ tutto.
D: Oggi: chi compra? Cosa?
R: I libri che vendiamo sono poco sponsorizzati. L’acquirente quindi è già preparato, quando arriva. Oppure è curioso!
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Sono rimasta ancora un po’ in libreria perché è piacevole trovare persone che amano il lavoro che svolgono. In questo caso amano i libri, quindi sono disposte a offrirti consulenza e a scambiare consigli di lettura con quell’aria affascinata che solo gli appassionati possono avere.
Elisabetta Tiberio (gilitib at alice.it)
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