Dal 7 al 12 dicembre 2017 torna, con la sua XVII edizione, River to River (Florence Indian Film Festival), il primo festival nel mondo interamente dedicato alla cinematografia indiana e l’unico in Italia.
Ideato e diretto da Selvaggia Velo, con il patrocinio dell’Ambasciata dell’India e della Regione Toscana, il festival ha avuto inizio nel 2001 al Teatro del Rondò di Bacco di Palazzo Pitti a Firenze e, per questa nuova edizione, torna nel capoluogo toscano presso il Cinema La Compagnia (Via Camillo Cavour, 50/R).
Finalità del festival è quella di promuovere il cinema indiano indipendente, proiettando i più recenti documentari, lungometraggi e corti con la presenza di alcuni dei registi, attori e produttori che raccontano al pubblico i propri lavori.
Il cinema indiano non è però certo sconosciuto fuori dal proprio paese d’origine; oltre a detenere il primato di industria cinematografica più prolifica al mondo, è anche noto al grande pubblico per le proprie peculiarità. Nelle sue pellicole infatti la recitazione passa in secondo piano e una sorta di neoromanticismo occupa un posto di rilievo come pretesto per numeri ricchi di musica, danze e canti (ricorrenti soprattutto nella produzione di Bollywood).
Questa 17esima edizione del festival propone oltre 40 eventi tra proiezioni, mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off, per uno spaccato su una realtà in rapida evoluzione, con racconti da tutte le regioni dell’India, dove l’esplorazione della sessualità si affianca ai matrimoni combinati, la battaglia per i diritti della comunità LGBT si combina a tradizioni secolari, le donne lottano ogni giorno per conquistare ruoli di primo piano nella società e la comunità richiede a gran voce una democrazia più forte per tutti.
L’India arriva a Firenze giovedì 7 dicembre alle ore 18 presso fsmgallery - spazio espositivo della Fondazione Studio Marangoni in via San Zanobi 19r - con la mostra fotografica di Wolfgang Zurborn. “Instant Kharma” è un viaggio fotografico da New Delhi a Calcutta dove in 24 scatti si riesce a mostrare il contrasto delle megalopoli indiane; in costante competizione tra i diversi sistemi di valori dello stile di vita occidentale, diffuso dai miti dei mass media, e la profonda fede religiosa insita nella cultura indiana, testimoniata dagli idoli divini sparsi nel paesaggio urbano. La sfida dell’incontro con questo mondo sconosciuto - come afferma il fotografo tedesco - è quella di rivelare vicinanza a ciò che è estraneo.
A seguire (ore 20.30 al Cinema la Compagnia), si inaugura il Festival con la proiezione in anteprima italiana di “Newton”, pellicola di satira politica sulla violazione dei diritti umani del regista Amit V. Masurkar. A presentare il film, candidato dall’India agli Oscar come Miglior Film Straniero, Manish Mundra, produttore e fondatore della famosa casa di produzione indiana Drishyam Films.
Ma il River to River non si ferma qui e propone al pubblico (sabato 9 dicembre alle 20.30) in anteprima italiana, un altro titolo in lizza come Miglior film Straniero ai prossimi Academy Award: “My Pure Land” di Sarmad Masud. Con questo western femminista - tratto da fatti realmente avvenuti nel Pakistan rurale - per la prima volta la Gran Bretagna seleziona un film in lingua Urdu come proprio rappresentante agli Academy. A presentare il film e incontrare il pubblico in sala sarà l’attrice protagonista Suhaee Abro.
In attesa di scoprire se i due film convinceranno i giurati dell’Academy per accedere alla cerimonia degli Oscar il prossimo 4 marzo, l’appuntamento è a Firenze dal 7 al 12 dicembre con l'India di “River to River”.
Per ulteriori informazioni e per il programma completo:
http://www.rivertoriver.it/
http://www.cinemalacompagnia.it/programma
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