Introduzione di Silvana Grippi al libro "Luca e Annamaria Mantini - Fratelli e sorelle rivoluzionari" Edizioni DEA - Euro 16,00
Il libro, su Luca e Annamaria Mantini è stato fatto a più voci: interviste a persone che, a vario titolo e in periodi diversi, hanno conosciuto personalmente la famiglia Mantini.
I vari autori ci hanno raccontato aneddoti e vicende vissute in un periodo storico ancora poco conosciuto. Testimonianze di lotte, di anni travagliati, di cambiamenti epocali, dove le ideologie erano stimolo continuo per nuove idee di rivolta.
Avvenimenti che coinvolsero vari movimenti in ogni angolo della terra, compreso l'Italia e in particolare il territorio fiorentino: lavoratori, studenti e carcerati si incontrarono e lottarono per un mondo migliore, per un sistema economico-sociale più giusto, alternativo al capitalismo, fondato sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione, sulla solidarietà e l’uguaglianza, invece che sulla proprietà privata, sul profitto e lo sfruttamento umano.
Gli autori hanno parlato con interesse di classe del conflitto degli anni Settanta e raccontato la storia politica del percorso che li ha portati da Lotta Continua al Collettivo George Jackson, fino alla scelta della lotta armata con i Nuclei Armati Proletari.
Il taglio di questo lavoro vuole essere giornalistico: non ha seguito una linea omogenea ma solo ricordi temporali. Ricordi e considerazioni che gli autori hanno espresso liberamente senza vincoli ideologici e censure politiche. Ed eccovi il racconto di Luca e Annamaria Mantini, uccisi entrambi dalle "forze dell'ordine" durante la loro militanza nei Nuclei Armati Proletari. Loro sono loro i protagonisti principali in queste pagine.
Ancora oggi, mi torna in mente Luca con la sua camicia bianca, le maniche rimboccate, la barba incolta e il ciuffo ribelle. Lo chiamavamo “l’artista”. Un bel ragazzo di venticinque anni che piaceva veramente a tante “pischelle”. Ho conosciuto Luca prima della tragica rapina in cui ebbe fine la sua giovane vita, invece, Annamaria l’ho incontrata durante le riunioni dei familiari detenuti insieme ad Anna Maria Becagli.
“Era una ragazza acqua e sapone, i suoi compagni di scuola la ricordano così:”vestiva da monachina, ed aveva capelli lunghi spesso legati...”
Racconti senza censure per non dimenticare. Interviste per conoscerli più a fondo nei loro percorsi di vita e di militanza politica, per meglio comprendere le motivazioni politiche, sociali e culturali che hanno portato questi due giovani alla scelta della lotta armata. Leggere per non dimenticare una scelta che in quegli anni hanno condiviso in tanti.
Ascoltiamo ancora se volete raccontare.....
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