Oggi ricorre l'anniversario della RASD (Repubblica araba saharawi democratica) e si festeggia sia nel campi profughi che sul territorio del "Sahara occidentale" (a sud del Marocco) occupato fin dal 1975.
La proclamazione della Repubblica Araba Democratica dei Sahrawi fu dichiarata dal Fronte Polisario il 27 febbraio 1976 a Bir Lehlu, nell'ex Sahara spagnolo, poche ore prima del ritiro delle truppe spagnole, che lasciarono il controllo della regione alle truppe marocchine.
"E' riconosciuto come stato a livello internazionale solo parzialmente da 87 paesi membri dell'ONU dato che per le Nazioni Unite è ancora formalmente un "territorio non autonomo"- che chiede il riconoscimento dell'autodeterminazione e quindi la sovranità nazionale con il completo riconoscimento a livello internazionale".
La repubblica sahrawi ha potere sovrano sulle cinque zone autonome dei campi profughi e su circa un quarto del territorio del Sahara Occidentale, detta zona libera, il controllo è affidato alla missione MINURSO dalle Nazioni Unite. La repubblica Sahrawi governa sul 20-25% del territorio, mentre il Marocco controlla il restante territorio conteso.
La porzione di territorio sulla quale la repubblica Sahrawi esercita un effettivo controllo si trova a est del Muro costruito dal Marocco. Il governo, in esilio, fin dal 1991 è in attesa del referendum di autodeterminazione dei popoli e in attesa si è autoproclamata Repubblica presidenziale con partito unico, è in stato di tregua fin dal 1994 ed ha sede formalmente a Laayoune ma di fatto si trova presso il campo profughi di Tindouf in Algeria.
Al suo presidente Brahim Ghali e a tutto il popolo sahrawi va il nostro saluto nella speranza di una libertà territoriale.
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|