Il sito http://www.alternativasostenibile.it/articolo/trasporti-pubblici-bus-gratis-contro-lo-smog-in-estonia-.html riporta la notizia secondo cui nella capitale estone Tallinn sarà possibile usufruire gratuitamente dei mezzi pubblici. Nel citato articolo, si fanno del resto altri esempi di città in cui questo sistema (oppure qualcosa di simile) è in vigore. Questa decisione non risponde solo a motivi ecologici, ma anche a evidenti motivi di giustizia sociale. Noi osserviamo come, ad es. nella nostra Toscana, i mezzi pubblici siano perlopiù in mano ad aziende private. Non è così? Ora, amministrare gli autobus, o i treni non è un diritto di questo o di quel privato, (altrimenti: perché loro si, e il lettore o lo scrittore di questo articolo, no?) bensì un privilegio, che viene concesso da parte della cittadinanza tutta (del resto abusivamente in quanto abbiamo avuto un referendum che ha deciso il contrario, ma “passiamo oltre”). Se viene concesso un privilegio, ci si aspetta quantomeno che i privilegiati diano alla collettività qualcosa...Il minimo sarebbe che garantissero -a loro spese- un servizio gratuito. Il "guadagnarci sù" è soltanto un ulteriore abuso. I privilegi (più o meno abusivi) di cui dette aziende godono, non si fermano del resto qui. E' sconcertante come un paese che pretenda di essere civile conceda ad un azienda (Trenitalia) che alcuni suoi dipendenti siano giuridicamente equiparati a pubblici funzionari. La prossima volta che salite su un loro treno osservate gli annunci appiccicati sulle porte interne, che ricordano al viaggiatore questo incredibile paradosso. Chi scrive, si rende conto che il servizio è sempre stato atroce, sia quando era amministrato dallo stato, che adesso che è in mano ai privati, ragion per cui non mi lagnerò per l'ennesima volta delle scandalose condizioni in cui il cittadino è costretto a viaggiare...Ma, se deve essere in mano a privati, visti i privilegi di cui i detti privati godono....la civiltà vorrebbe che fosse almeno gratuito. Spero che l'esempio di civiltà che l'Estonia ci insegna, venga recepito anche a queste latitudini...
Fabrizio Cucchi, DEApress
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|