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La lotta al narcotraffico di Veronica Guerin

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Veronica Guerin

Veronica Guerin era una famosa giornalista irlandese, divenuta celebre per le sue inchieste contro il traffico di droga che imperversava in Irlanda fin nella metà degli anni 90.
Aveva iniziato la sua carriera giornalistica occupandosi principalmente di pettegolezzi e gossip, ma aveva sentito il bisogno di dedicarsi a qualcosa di più nobile e importante nel momento in cui diverse associazioni dei genitori avevano chiesto il suo aiuto per far fronte all’enorme problema della droga di cui le nuove generazioni irlandesi erano divenute vittime.
Recandosi nei quartieri periferici della città e confrontandosi con giovani tossicodipendenti, aveva probabilmente scoperto un’altra faccia di Dublino, la faccia più cupa e sinistra, ignorata dalla maggior parte delle persone.

Da quel momento in poi la missione di Veronica è stata la lotta al crimine organizzato, missione che l’ha portata ad addentrarsi in situazioni pericolose, che le ha causato minacce ed intimidazioni, e che alla fine le è costata la vita. La determinazione e la tenacia che la caratterizzavano, infatti, la portavano a mettere in secondo piano la sua sicurezza personale, pur di poter seguire le storie direttamente dalla fonte e poter parlare in prima persona con i protagonisti delle sue inchieste.
Veronica entrò in contatto diretto sia con le autorità legali che con le organizzazioni criminali, e chiese al governo irlandese l’attuazione di diversi procedimenti per impedire, o quanto meno rendere più difficoltose, le azioni dei narcotrafficanti.

Tramite un duro lavoro di ricerca, Veronica riuscì a risalire all’identità di alcune delle personalità più potenti e riconosciute nel mondo del narcotraffico irlandese, come quelle di John Traynor, Gerry Hutch e John Gilligan. Dopo aver scritto di loro, quelle che fino ad allora erano state solo minacce verbali o scritte si trasformarono in qualcosa di più: Veronica venne gambizzata e brutalmente picchiata, ma nonostante questo non si arrese e sporse denuncia. In un’intervista televisiva dichiarò: “Sarebbe peggio per me, o per qualsiasi altro giornalista, se ci lasciassimo intimidire. Perché questo vorrebbe dire che hanno vinto loro.”

Nonostante fosse scortata dalla polizia sia di giorno che di notte, Veronica venne assassinata il 26 Giugno 1996 da un uomo in motocicletta, mentre era ferma ad un semaforo.
Ma l’inevitabile tristezza per la messa a tacere dell’ennesima voce della verità, è in parte compensata dalla consapevolezza che lo sforzo e l’impegno di Veronica non sono stati vani: la sua morte ha infatti smosso il Parlamento irlandese, che a meno di una settimana dalla sua uccisione ha modificato la Costituzione della Repubblica Irlandese e consentito all’Alta Corte di congelare i beni di sospetti narcotrafficanti.

Veronica Guerin sarà tra le donne che l’Associazione DEA ricorderà nell’evento dell’8 Marzo: “Oltre il reportage: scrittura e giornalismo”.

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Ultimo aggiornamento ( Martedì 05 Marzo 2013 12:18 )  

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