L'Unicef ha classificato il benessere dei minori in 29 Paesi dell'Occidente (27 europei, più Stati Uniti e Canada). Il rapporto, che si basa su cinque parametri - benessere materiale, salute e sicurezza, istruzione, comportamenti e rischi, condizioni abitative e ambientali - classifica quartultima una superpotenza come gli Stati Uniti. L'Islanda, invece, fallita due anni fa, ora in ripresa, è al terzo posto, l'Irlanda al decimo, mentre la Grecia resta tra i peggiori luoghi dove nascere e crescere, ma è meglio dell'America.
Per bambini e ragazzi i luoghi migliori restano i Paesi dell'Europa settentrionale, tra i primi in classifica: Paesi Bassi, Norvegia, Islanda, Finlandia e Svezia.
Chiudono la lista i Paesi dell'Est: Lituania, Lettonia e Romania.
L'Italia è 22esima, qui il 17 per cento vive sotto la soglia di povertà, mentre l'11 per cento dei giovani tra i 15 e i 29 anni non studia né lavora. Eppure, l'85 per cento dei nostri bambini si dichiara soddisfatto di come vive in Italia. Forse sarà per il fatto che negli ultimi 10 anni abbiamo ridotto del 60 per cento il fenomeno del bullismo. Oggi l'Italia è considerato Paese industrializzato con il tasso più basso di bulli (l'11 per cento).
Rapporto Unicef sulle condizioni dei minori nei Paesi industrializzati:
(I cinque migliori e i peggiori. L'Italia è classificata 22°)
1° PAESI BASSI
2° NORVEGIA
3° ISLANDA
4° FINLANDIA
5° SVEZIA
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22° ITALIA
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25° GRECIA
26° STATI UNITI
27° LITUANIA
28° LETTONIA
29° ROMANIA
Fonte: Vanity Fair
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