I giovani sono stati spesso accusati di essere dei “bamboccioni”, bambini troppo cresciuti che abitano, nonostante l’età, ancora con la propria famiglia d’origine. Ma perché? Chiaramente il periodo che stiamo attualmente vivendo non è dei più semplici, come confermano le statistiche, 4 giovani su 10 non lavorano. Le cause sono molteplici, titoli di studio non troppo specifici, abbandono dell’università, pochi posti di lavoro ecc.
Ma non sempre le cose vanno in questo modo, non sempre infatti, i giovani si rivelano essere bamboccioni. Lo dimostra il fatto che molti ragazzi si inventano il proprio lavoro (stando ai dati della camera di commercio, sarebbero stati almeno tremila nell'ultimo anno). Questo è anche il caso di due radiologi (Vas e Galardini) di 24 anni di Pistoia (Toscana), i quali stanchi di ricevere continui rifiuti, hanno deciso di aprire una propria attività. Con la loro auto viaggiano per tutta la Toscana facendo raggi a domicilio, raggiungendo persone anziane o tutti coloro che non avessero voglia di aspettare troppo tempo in fila.
Di casi come il loro ne è piena l’Italia. Dunque allora non tutti i giovani sono svogliati e con poca voglia di crearsi un proprio futuro come i loro genitori. Questo viene dimostrato dal fatto che ci siano molti ragazzi dediti al volontariato, stando ai dati istat sarebbero circa 4,7 milioni di volontari, 681mila dipendenti, 271mila lavoratori esterni e 5mila lavoratori temporanei.
I dati parlano da soli, infatti il volontariato è diffuso, ci sono giovani che hanno deciso di svolgere un’attività senza ricevere un compenso, ma solo per la società.
Dove sono andati a finire i cosiddetti “choosy?” Con questo chiaramente non ne escludo la completa mancanza, ma non sono così diffusi come alcuni politici e sociologi denunciano.
Fonti
-il Fatto
-La Nazione
-Vita.it
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