Situazione allarmante a Lampedusa
La recente crisi politica in atto nel Maghreb sta aggravando il flusso migratorio verso le coste italiane, mettendo a dura prova le capacità di accoglienza nell’isola di Lampedusa. I recenti sviluppi bellici sembrano aver peggiorato ulteriormente la situazione: nelle ultime 24 ore sono sbarcati 1.470 naufraghi, portando la popolazione migratoria dell’isola a 4.789 individui, a fronte di circa 5000 abitanti (fonte: Ansa). La nazionalità dei migranti è al momento incerta, sebbene le forze dell’ordine ritengano si tratti in gran parte di egiziani e tunisini (fonte: Ansa). La tensione aumenta su due fronti. In primo luogo, l’alto numero di rifugiati ha ampiamente superato le possibilità del centro di accoglienza. La struttura ha una capienza massima di 850 posti, ma all’interno vengono già ospitati duemila individui. Di conseguenza, circa 3000 persone sono costrette a dormire all’addiaccio, negli spazi adiacenti al centro di accoglienza o direttamente sul molo, in condizioni igienico sanitarie sempre più critiche. Nonostante gli sforzi degli operatori umanitari, secondo il parere dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’assistenza fornita sarebbe altamente al di sotto degli standard minimi (fonte: UNHCR). La Croce Rossa Italiana ha spostato il presidio medico avanzato alla stazione marittima, dove centinaia di migranti dormono senza nessuna copertura dal freddo e dalla pioggia. Il Commissario straordinario della Croce Rossa Francesco Rocca, in visita ieri nell'isola insieme al Direttore Generale Patrizia Ravaioli, ha constatato la difficile condizione in cui versano i richiedenti asilo, auspicando l’installazione di una tendopoli e assicurando al sindaco la massima disponibilità per implementare i servizi sanitari (fonte: Croce Rossa Italiana). L’ipotesi ventilata, tuttavia, non incontra il favore degli isolani che ieri sono scesi in piazza a protestare, impedendo l’attracco di una nave trasportante materiale per l’installazione. Il timore dei cittadini di Lampedusa, condiviso dal sindaco De Rubeis, è che l’isola venga trasformata in un campo profughi a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva, compromettendo così l’afflusso turistico (fonte: TGcom). La frizione potrebbe crescere ulteriormente nei prossimi giorni; l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite ritiene plausibile un aumento del flusso migratorio con l’aggravarsi della crisi libica. In questa prospettiva, auspica che i trasferimenti dei migranti vengano "urgentemente intensificati attraverso un sistema logistico strutturato, affinché il centro di Lampedusa possa essere quanto prima decongestionato e rimanere un luogo di transito a disposizione per il primo soccorso". A tal fine le autorità competenti sono state sollecitate a mettere "rapidamente in atto piani di intervento e a individuare nuove e ulteriori strutture d'accoglienza sul territorio italiano, così come annunciato dal Ministro dell'Interno" (fonte: Ansa). Ma nel resto della Sicilia le cose non sembrano andare molto meglio. I 124 migranti sbarcati la notte scorsa a Catania sono stipati nella struttura sportiva Palanitta, restando in attesa di accertamenti e di un trasferimento nel centro di Pozzallo (Ragusa). Nonostante abbiano affermato di essere cittadini libici, secondo le forze dell’ordine si tratterebbe per la maggior parte di egiziani (fonte: Ansa)
Federico Fragasso e Roberta De Luca
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