La procura di Lanusei (OG) sotto la guida del procuratore Fiordalisi ha riaperto un’inchiesta sul legame tra la base militare e l’alta incidenza di tumori nella zona che la circonda. L’ipotesi di reato è omicidio plurimo, disastro ambientale, omesso controllo e uso e detenzioni di armi illegali. Sono stati compiuti vari studi che dimostrano questo legame. A febbraio ci sono stati ulteriori sviluppi che hanno portato la magistratura a sequestrare 15 casse che contenevano residui bellici usati nella base, in cui è stata accertata la presenza di uranio impoverito con un livello di radioattività superiore di cinque volte alle norme. L’assessore regionale alla sanità Liori si è impegnato durante una conferenza sull’argomento a portare il problema all’attenzione del Ministero della Difesa.
Sono anni che la società civile si mobilita e protesta per chiedere spiegazioni. Ora dovere dello Stato è dar loro delle risposte.
Paola Cama, DEApress
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