Torna l’allarme a Fukushima dopo che la Tecpo ha rilevato nel reattore n.2 tracce di xenon, un gas sprigionato dall’uranio e indice di una possibile fissione. Le precauzioni sono state prese iniettando acqua e acido borico sul reattore. Ieri la stessa compagnia ha ritrattato la criticità dell’evento, parlando di livelli troppo bassi di concentrazione del gas, mettendosi così in linea col deputato Yasuhiro Sonoda, che ha addirittura brindato alla sicurezza di Fukushima con dell’acqua proveniente dai reattori della centrale.
E mentre le associazioni ambientaliste, nonché gli stessi cittadini, si preoccupano per la contaminazione dell’oceano dovuta allo scarico dell’acqua contaminata, il governo giapponese prevede con ottimismo il raffreddamento della centrale entro fine anno. Le intenzioni sono buone, ma bisogna tenere conto del rapporto ufficiale della Commissione giapponese per l’energia atomica, il quale afferma che ci vorranno ben 30 anni per smantellare e bonificare l’impianto nucleare.
Fonti:
La Stampa.it
il Tirreno
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