Gli studenti già protagonisti della "protesta della tende" hanno dimostrato che un barlume di civiltà permane purtuttavia nella Milano protagonista di continui episodi di razzismo contro i cosiddetti nomadi, ossia nella città tristemente nota per le aggressioni alle donne incinte nella metropolitana.
Un gruppo di studenti ha infatti compiuto il gesto simbolico di riappropriarsi di uno dei luoghi che la borghesia ha prima usato e poi gettato via: l'ex cinema "Splendor", luogo simbolo dei sogni dell'umanità infranti sulla smania di profitto dei ricchi meneghini.
Questo in vista della mobilitazione nazionale del 17 Ottobre, contro i moderni latifondisti, i proprietari di immobili che impongono prezzi assurdi per case "minime". Il concetto che "la casa è di chi la abita", norma minima di civiltà in qualunque nazione che aspiri all'epiteto di "moderna", non solo è sconosciuto nel capoluogo lombardo, ma anzi, al contrario: i prezzi degli affitti a Milano sono motivo di profonda vergogna per tutti i cittadini europei.
La responsabilità morale dell' indegno sfuttamento del bisogno elementare di avere una casa, ricade sul capo di tutti coloro che non hanno fatto alcunchè per porre un limite ai prezzi degli affitti. Ed è una colpa morale di cui le future generazioni ci riterranno tutti colpevoli, ma in primis le autorità che si sono dimostrate conniventi con i proprietari di case.
Fabrizio Cucchi /DEApress
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