Un quesito che mi sono sempre posto, è quello relativo allo stato di equilibrio per un essere umano. Esiste davvero l'equilibrio per una persona?
Forse questa domanda è, per me, importante, poiché nella mia vita stento a trovare questo stato, che mi darebbe sicuramente più tranquillità, sicurezza, ecc. Infatti, quando sembra che ho raggiunto una stabilità, sia emotiva che pratica - di vita nella società -, accade sempre un avvenimento, anche piccolo, quasi insignificante, che mi destabilizza, facendomi spesso regredire, soprattutto sul lato relazionale.
Certo, so benissimo le mie qualità, nonché quali sono i miei difetti. La sensibilità - che possiedo - può essere un valido aiuto nella mia più grande passione (ovvero la poesia, nonché letteratura in generale), ma probabilmente è lo stato emotivo che più mi fa perdere l'equilibrio, acquisito solo per brevi periodi, e sempre con immensa fatica.
Generalizzando, ovviamente, non per tutti è così difficoltoso trovare uno stato di equilibrio: anzi, conosco persone che, quasi senza una minima difficoltà esteriore, riescono ad avere una fermezza tale da mantenere questo stato per lunghissimi periodi di tempo, ciò permette loro di fare cose per me impensabili - penso, prima di tutti, a mio padre, che, fra le altre persone, è stato capace di starmi accanto nel periodo peggiore della mia vita (e pure della sua), ovvero al tempo del mio tentativo suicidario. Eppure, anche per queste persone, l'equilibrio si può spezzare da un momento all'altro, senza che meno te l'aspetti, facendo precipitare la persona in un baratro da cui si può risalire in modo assai difficoltoso
Io non possiedo, sia per innatismo che per fatto esperienziale, la capacità di trovare una linea retta nella mia vita; forse, è proprio per questo che le poche qualità che possiedo sono così profonde.
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