Foto - Credit Silvana Grippi
Giovedì 7 luglio si è svolta, all'auditorium Spadolini, presso il Palazzo del Pegaso, la conferenza organizzata dall'ordine dei giornalisti, dal titolo dedicata alle stragi nazifasciste. Molti gli interventi: alle ore 10.25 la conferenza è stata aperta da Isabella Insolvibile (storica della Fondazione Museo della Shoah, Roma); poi è stato il turno di Gianluca Fulvetti, professore di storia contemporanea dell'Università di Pisa; dopo una breve pausa, la conferenza ha continuato con Fabio Dei, Antropologo culturale dell'Università di Pisa, per finire con Carlo Gentile, professore dell'Università di Colonia.
Questo tema ha una particolare rilevanza per la città di Firenze (e la Toscana in generale). Infatti la nostra regione, insieme all'Emilia Romagna, è stata vittima del maggior numero di violenze contro i civili (più di 4000 le vittime). Perciò, mantenendo tuttavia un atteggiamento, dal punto di vita politico e ideologico, superpartes, un grazie è dovuto ai molti dei giovani di quei tempi che si sono sacrificati, ribellandosi alla dittatura fascista e all'occupazione nazista.
Ove c'è un regime totalitario, la libertà è assoggettata al potere; quindi, in qualche modo, non ha la possibilità di essere esercitata dal cittadino, il quale soffre, da questo punto vista, di un suo diritto inalienabile e fondamentale. Ma grazie al coraggio di molti di quei, oramai, lontani tempi, l'Italia - e l'Europa in generale - è riuscita a liberarsi da quelle immense catene, dando un messaggio ai posteri: << Che il nostro sacrificio non venga dimenticato! >>
Luca Vitali Rosati, Silvana Grippi
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