"Il tesoro di San Lorenzo" é il primo romanzo, scritto per gioco, da Marco Eracli. All'autore faccio una domanda impegnativa: "Qual è la morale?".
R.- La morale non è rintracciabile e non mi piace come termine, è come parlare di razza e razzismo. La storia si dipana via via, quando finalmente il lettore capirà che l'integrazione è l'unica soluzione alle guerre. Il racconto è triste ma non malinconico.
I due protagonisti, Silvia e Jeremj, pur essendo nati in continenti diversi, riescono a sposarsi ma la loro vita verrà complicata dall’arrivo di una guerra e dall’esilio degli italiani perdenti. Il loro sentimento però è forte e riescono a superare tutto quanto con la forza delle loro anime. Si può dire che i grandi amori si vedono soprattutto nella diversità.
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Marco Eracli è nato a Firenze nel 1960. Figlio di una ragazza madre ha vissuto i suoi primi 14 anni presso strutture ecclesiastiche. Durante le scuole superiori è tornato a vivere con la madre, ma a 18 anni ha deciso di lasciare gli studi. Ha girato molto lavorando come cameriere e barista anche sulle navi da crociera. Dopo un incidente in moto si è fermato a lavorare a Firenze.
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