Trevino L. Brings Plenty è nato nella Riserva Cheyenne nel South Dakota, di origine Minneconjou Lakota è cresciuto nella Bay Area di San Francisco e a Portland, Oregon, dove risiede. È cineasta, musicista ed è un assistente sociale, insegnante al college e si occupa di diritti delle famiglie e degli studenti nativi americani. Real Indian Junk Jewlry (2012) è la sua prima raccolta di poesia, cui ha fatto seguito Wakpa Wanagi Ghost River (2015).
PORTLAND NORD EST
Vedo una donna piangere sulla porta di casa
i figli persi, di nuovo
affidati ai servizi sociali
e conoscendo la dura strada
che avrà ancora da percorrere, nel mio cervello
la cartografia del disastro.
Il mio cervello vede già i suoi figli
farsi strada nel meccanismo
e i suoi nipoti
venirne fagocitati; nel mio cervello
la cartografia del disastro.
Questa è la seconda volta per questa madre,
in questo stato, che i suoi figli le vengono tolti.
Là c’è la sua riserva originaria dove pure
gli altri suoi figli sono altrove, ricollocati.
Muore dal desiderio di tornare a casa. Un po’ di sicurezza.
Suo padre abita là; nel mio cervello
la cartografia del disastro.
Posso offrirle solo qualche parola
di incoraggiamento e supporto,
consigliarle di consultare il medico per qualche cambio di terapia;
fissare gli appuntamenti necessari e delle visite sorvegliate,
cercare di non abbattersi.
La mia mente vaga
verso un’amica a rischio
di esclusione dalla propria tribù.
Penso a un’identità liquida
che scotenni l’annientamento: nel mio cervello
la cartografia del disastro.
Torno alla mia auto. Accendo il motore
e anche la radio – le interferenze mi
danno conforto. Guido nella città, vedo tempeste
nelle famiglie. Riesco a identificare le tracce
che il dolore della gente lascia lungo le strade,
la sequenza di espropriazioni e allontanamenti:
condizioni socio-economiche, razziali, stati
di salute mentale e generazionali. Nel mio cervello
la cartografia del disastro.
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