Gli “hombres tejedores” (uomini tessitori) sono un gruppo di uomini di varia età e provenienza che da un anno si ritrova per la comune passione legata alla creazione con ago e filo. L’artigianato tessile è molto importante in Cile ma è sempre stata considerata, come del resto spesso succede anche da noi, un’attività esclusivamente femminile.
“'Hombres Tejedores' è nato dai taller che ha iniziato ad organizzare Claudio Castillo, il nostro professore”, racconta il giornalista e tessitore Ricardo Higuera "Claudio fu ispirato da quello che aveva imparato durante l’università dalla mano di una delle sue compagne che un pomeriggio tessevano in cortile". L’interesse è via via cresciuto e si è creato un gruppo stabile che adesso organizza anche lezioni per tutti all’aria aperta e dimostrazioni nei musei. Questi uomini hanno deciso di impadronirsi di uno strumento tanto tipico della cultura del paese quanto originalissimo nelle mani di giovani uomini, e di usarlo per diffondere l’attività in modo più ampio e, allo stesso tempo, per abbattere quegli stereotipi che sono diffusi da tempo immemore ma che loro ritengono solo un residuo di una cultura patriarcale da superare.
Il movimento assume così una forte connotazione politica e sociale ed è molto seguito e conosciuto.
“Quello che all’inizio poteva apparire un semplice hobby è divenuto velocemente un messaggio politico”, ha spiegato il trentaseienne Ricardo Higuera. “Tutti facciamo mestieri diversi. Ciò che ci unisce è che siamo cresciuti in una società patriarcale, che ci dà un ruolo ben preciso: un uomo non deve essere sensibile, non può piangere, deve essere forte”.
Il Cile vanta storicamente presenze femminili di pregio nel campo della cultura e dell’attivismo politico: attualmente ha una donna, Michelle Bachelet, come presidente impegnato per i diritti delle donne e la femminista cilena Gabriela Mistral è stata la prima donna latinoamericana a ricevere, nel 1945, il Premio Nobel per la Letteratura. La questione della parità di genere e dei diritti non è nuova quindi, ma non ancora risolta.
Ora sono questi uomini a manifestare contro il maschilismo per una società inclusiva, proprio nella tessitura si potrebbe leggere il riflesso di quella volontà di unire, di stringere insieme elementi diversi senza annullare le differenze sostanziali ma unendole in qualcosa di migliore, un po’ come i colori diversi che si intrecciano nelle loro creazioni. È questa la battaglia degli Hombres Tejedores, che più che porsi “dalla parte delle donne” scendono in piazza e insegnano direttamente la parità tra i sessi.
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