Riceviamo e pubblichiamo
*Comitato SAN SALVI CHI PUO’**www.firenzecomitatosansalvi.blogspot.com*<http://www.firenzecomitatosansalvi.blogspot.com>
* - **comitatosansalvi@email.it* <comitatosansalvi@email.it>* Cell: 328 7644679*
SAN SALVI: VITE DI SCARTO*
*e direzione sanitaria fantasma*
E’ da anni che ormai denunciamo il *grave stato di abbandono e di degrado dell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi*, delle sue strutture edilizie, del sistema del verde storico del Parco, e non ultimo, dello stato di
assoluto deterioramento di alcuni padiglioni che ospitano, in residenza protetta, sia gli ultimi ricoverati dell’ospedale (con 40 – 50 anni di reclusione) che i nuovi assistiti.
In un recente articolo<http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/10/25/news/cinquanta_pazienti_fantasma_tra_muri_marci_e_soffitti_a_pezzi-45252017/>,
Maria Cristina Carratù ha riportato drammaticamente all’attenzione della città le gravi condizioni di sopravvivenza di queste persone: “*Un monumento alla decadenza, all’indecisionismo, alla pulsione allo spreco: reti sfilacciate alle finestre, intonaci a pezzi, dentro e fuori, soffitti
e muri quasi marci da cui gronda acqua quando piove, fili elettrici a
vista, pavimenti rammendati con passate di cemento e mattonelle trovaticce.
Di fronte, quasi a spregio, l’edificio perfettamente ristrutturato<http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ex-ospedale_di_san_salvi_03_villa_fabbri.JPG>degli uffici della ASL
Addirittura si arriva ad ammettere che il padiglione dei ricoverati di fatto è “*privo dei requisiti minimi necessari per l’accreditamento come struttura psichiatrica fissati dalla Regione Toscana*”, giustificando tale
deprecabile situazione con una generica “confusione gestionale” dovuta a perversi intrecci normativi “motivo per cui ogni risanamento è stato sempre rimandato”
La considerazione della ASL per questa persone, a cui la vita e la società non hanno risparmiato sofferenze e dolori, non ha bisogno di commenti. I fatti parlano da soli ed evocano situazioni e ricordi che una società
cosiddetta civile e le sue istituzioni non dovrebbero mai più tollerare. Questa indecente incuria si è incrementata anche negli anni in cui Marroni era dirigente dell'ASL fiorentina e Rossi assessore alla Sanità toscana.
Attualmente il primo è assessore alla Sanità toscana e il secondo presidente della Regione....
Ancora una volta siamo di fronte a *pesantissime carenze gestionali* da parte delle amministrazioni pubbliche responsabili dell’intera area. Ormai l’abbiamo capito: per l’ASL, il Comune e la Provincia lo straordinario Parco di San Salvi è solo un peso ingombrante di cui vorrebbero liberarsi
al più presto offrendolo al primo speculatore che viene a tiro, nel frattempo donne, uomini, cose, possono andare in malora. E non è un caso che Renzi, Rossi, Marroni da anni recitino il mantra ossessivo della
svendita di San Salvi, mentre non sono in grado di approntare uno straccio di progetto che recuperi e potenzi le straordinarie qualità architettoniche e ambientali dell’area.
*Non possiamo più sopportare questa latitanza degli amministratori*. In questi anni non sono certo mancate le proposte, da quelle della Fondazione Michelucci a quelle dell’Università, del nostro Comitato e dei cittadini
nelle assemblee di base: San Salvi potrebbe diventare un *centro di eccellenza internazionale nel campo della Psichiatria*, potrebbero essere *riorganizzati i servizi sanitari* a scala urbana e di quartiere, razionalizzando anche le spese dell’ASL, potrebbero essere avviate forme di *edilizia sociale*, di *
autorecupero*, di *cooperative edilizie con giovani operatori*, rispondendo in maniera efficace alla fame di abitazioni e di lavoro che imperversa in città, potrebbe essere riorganizzata la *colonia agricola* e la formazione di *orti urbani* e di un *mercato contadino* a disposizione del quartiere, si potrebbero coinvolgere i cittadini nella formulazione delle proposte affidando loro anche la *gestione o la manutenzione del sistema del verde e degli spazi pubblici. *
Grazie a queste potenzialità San Salvi potrebbe diventare un *Laboratorio di sperimentazione urbana a livello europeo* con un costo sicuramente inferiore e molto più produttivo dello sperpero di danaro pubblico "in quel
fare e disfare inconcludente" di ASL e amministratori pubblici, capaci solo di tagliare servizi e opportunità per i cittadini.
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|