Il "Movimento di lotta per la casa" in conferenza stampa ha esposto lo stato attuale dell'"emergenza abitativa a Firenze riproponendo una forte presa di posizione ancora contro gli sfratti e gli sgomberi annunciati a breve termine dalla questura fiorentina.
A Firenze l'emergenza casa è senza fine. L'Italia è la nazione europea con una percentuale ridicola di edilizia popolare. Solo a Firenze ad ottobre ci sono stati 140 sfratti: trenta sono stati seguiti dal Movimento Lotta per la Casa e dall'Unione Inquilini e bloccati in tempo.
In aggiunta a quanto detto è intervenuto anche il consigliere di Campi Bisenzio Sandro Targetti sottolineando che "Il dramma sociale esiste". I lavoratori immigrati, ma anche italiani, con famiglia a carico hanno confessato che se mangiano non pagano l'affitto e viceversa. Infine è stato comunicato che in data 27 Ottobre a partire dalle ore 10 in piazza Mino da Fiesole partirà un corteo di protesta.
Lorenzo Bargellini del Movimento di Lotta per la Casa precisa alcune cose: Molte famiglie, in epoche diverse, hanno "occupato" alcuni appartamenti di proprietà comunale, viene precisato che sono luoghi lasciati in disuso e quindi utilizzabili da persone disagiate in stato di assoluta necessità che niente tolgono alle famiglie in graduatoria per i futuri alloggi popolari….Noi non abbiamo tolto le case a nessuno. Gli alloggi "conquistati" erano abbandonati da molti anni, molti erano murati, i bagni distrutti. Alla faccia delle assegnazioni... Abbiamo sempre pagato il canone, anzi l'indennità di occupazione, che è un affitto maggiorato rispetto agli altri canoni, noi abbiano pagato e Casa SPA ha sempre riscosso.... Abbiamo affrontato come tutti la lunga via crucis degli sfrattati e senza casa: bandi con clausole vessatorie, elemosina e ricatti dei servizi sociali, code interminabili in attesa di speranze mai realizzate, la ricerca di affitti impossibili per i nostri salari.
Lorenzo Bargellini parla nuovamente del grave problema: …Noi poveracci cerchiamo di uscire dalla crisi, però devono iniziarlo a fare anche le banche. Sgombrare un palazzo che non verrà mai utilizzato, non è solo una violenza fisica, ma anche di tipo economico perché l'esercizio del ricatto è violenza"....Bloccare gli sfratti per impedire che vadano a vivere in strada; c'è anche chi vende organi per sopravvivere e chi ruba nei supermercati.
All'incontro con l'assessora Saccardi si è parlato dei due prossimi sgomberi. Via Slataper e Pian del Mugnone:
il primo è stato utilizzato per molti anni dalla Regione toscana e poi abbandonato. Ora il proprietario sarebbe disposto a trattare con le famiglie occupanti (rifugiati politici: somali, eritrei e etiopi). Per Slataper è stato convocato un Comitato per la sicurezza, la casa ospita 120 persone di etnie diverse e sono presenti donne con bambini piccoli. Dato che il problema dei richiedenti asilo politico è dello stato nessuno vuole occuparsene. Altro sgombero annunciato quello di Pian del Mugnone di proprietà della Cassa di Risparmio di Firenze che solo in città possiede 800 alloggi affittati a libero mercato. Stabile con 27 mini alloggi abbandonato da sette anni. Attualmente occupato da 80 persone, tra questi trenta bambini iscritti e frequentanti la vicina scuola. Per questo stabile dopo solo sei mesi di occupazione, è arrivata una ordinanza del Magistrato che ordina lo sgombero immediato, A di dimostrazione dello strapotere delle Banche (dopo solo sei mesi dall'occupazione). Altro punto emerso è stato la presenza ossessiva ed eccessiva della Forze dell'Ordine, non solo durante gli sfratti ma anche all'incontro con la Saccardi.
Il Movimento afferma che tutto questo accentua il conflitto sociale e denota un grave allontanamento dalla gente comune e un particolare vuoto politico: nel frattempo il Sindaco Matteo Renzi se ne va in giro per l'Italia pensando alle primarie e non si è mai presentato a nessuno sfratto. A Firenze la situazione degli sfratti è emergenziale!
Il movimento di lotta per la casa disquisisce con l'assessore Stefania Saccardi presentando le seguente richieste:
- Blocco degli sfratti,
- Creazione di situazioni transitorie di alloggi e non allontanamenti familiari
- Modifica del Bando d'assegnazione alloggi in quanto poco chiaro in quanto richiede tra l’altro una certificazione di non igienicità ma l’ufficio preposto al rilascio non esiste
- Riconoscimento dello stato di povertà .
Ai molti quesiti la Saccardi ha brevemente risposto che " Le regole sono dettate a livello regionale e.....".
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