Ieri notte, a Roma, una settimana dopo i fatti di Villa Ada, c'è stata un'altra aggressione fascista. Un gruppo appartenente alla Fiamma Tricolore guidato da Gianluca Iannone, un dirigente romano della formazione di estrema destra, dopo un attacchinaggio ha attaccato con mazze, spranghe, catene e coltelli una casa occupata nel quartiere di Casal Bertone. Sono state ferite sei persone, una delle quali ha subito una ferita da arma da taglio all'altezza dell'inguine. Il bilancio sarebbe stato ancora più pesante se gli occupanti della palazzina non si fossero fatti trovare pronti a reagire e se centinaia di abitanti del quartiere non fossero scesi in strada per scacciare la squadraccia che è fuggita sotto gli occhi delle forze dell'ordine che non hanno fatto niente per fermare gli aggressori.
Questo è il risultato della politica di equidistanza portata avanti negli anni da Veltroni che ha legittimato le formazioni di estrema destra che godono anche di una certa impunità: è paradossale pensare che durante l'aggressione di Villa Ada gli unici ad esser fermati, identificati e dununciati siano stati quattro ragazzi (di sinistra) colpevoli di essersi difesi.
Questo è il risultato della politica di equidistanza portata avanti negli anni da Veltroni che ha legittimato le formazioni di estrema destra che godono anche di una certa impunità: è paradossale pensare che durante l'aggressione di Villa Ada gli unici ad esser fermati, identificati e dununciati siano stati quattro ragazzi (di sinistra) colpevoli di essersi difesi.
Davide Pinelli - DEApress
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