Sono stati fermati al basso Lazio, tre giovani indiziati dell'omicidio avvenuto ieri sera ad Agropoli, in provincia di Salerno. Durante un tentativo di rapina ad un distributore è stato ucciso il benzinaio Davide Pecora, di 64 anni; il primo ad essere catturato è stato Antonio De Rosa, 20 anni, figlio di un medico e consigliere comunale, molto conosciuto in paese. Il giovane è stato recentemente assunto al distributore e secondo gli inquirenti è sospettato di essere la “mente della rapina”; egli con un cellulare avrebbe, tra l'altro, avvisato i due complici al momento della chiusura dell'impianto. Dal filmato delle videocamere di sorveglianza è stato possibile alle forze dell’Ordine, ricostruire la sequenza dell'aggressione: sarebbero arrivati sul luogo due ragazzi, con i volti coperti da caschi ed in sella ad un ciclomotore (privo di targa, di proprietà di una quarta persona ritenuta al momento estranea ai fatti). Uno dei rapinatori rimane in sella al motorino, l'altro invece entra nel gabbiotto impugnando un fucile da caccia. Le riprese si fermano in questo momento, per l'assenza di un punto di osservazione interno. Le modalità del tentativo di rapina fanno pensare all'azione di una banda di “balordi”, che comunque avevano preparato il colpo con un sopralluogo alcune ore prima. I due sono apparsi nervosi, agitati, non si esclude che fossero sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Il gestore del distributore, Giovanni Palumbo, genero della vittima, ha descritto il ventenne fermato, assunto recentemente, come un ragazzo vivace. Naturalmente le indagini risultano ancora aperte.
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