Da molto tempo gira in rete la voce di una organizzaione generale dello scopero dei migranti in Italia, diventata ufficiale il 17 gennaio a Milano. Una grande manifestazione non violenta per far capire all'opinione pubblica italiana quanto sia determinate l'apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società: è questa la finalità dell'iniziativa Primo Marzo 2010 nata per dire no "al razzismo e alle discriminazioni verso i più deboli" .Il movimento Primo Marzo si collega e si ispira a La journée sans immigrés: 24h sans nous, iniziativa francese nata su Facebook con l'obiettivo di organizzare uno sciopero degli immigrati per il 1 marzo 2010. Il gruppo italiano - ha raccontato in occasione della presentazione del manifesto la presidente del comitato organizzatore, Stefania Ragusa - ha già raccolto oltre 40mila adesioni su Facebook e in diverse città di tutta Italia si stanno moltiplicando i comitati locali. Scopo dell'iniziativa non è solo ribadire "quanto oggi gli immigrati siano fondamentali per l'economia e per tamponare le patologiche carenze del nostro welfare" ma anche per sottolineare che "il mancato rispetto dei loro diritti rappresenta una minaccia per la tenuta della democrazia, quindi per tutti".Probabilmente non si arriverà all'organizzazione di un vero e proprio sciopero, iniziativa che avrebbe bisogno dell'intervento del sindacato e che, si legge sul blog dedicato all'iniziativa, "rimane non alla portata di tutti soprattutto chi non ha documenti, è precario o impegnato nei servizi alla persona". Le forme di protesta utilizzate saranno quindi molteplici: sciopero bianco, astensione dagli acquisti e dai consumi, adesione simbolica indossando il fiocco giallo, scelto come colore dell'iniziativa.
Rezarta Selam Eminaj - DEApress
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