Il sito www.rassegna.it riporta le denunce della Fiom circa le condizioni di lavoro della centrale Enel di Torre Valdaliga, dove anche recentemente si è verificato un'incidente mortale. Ieri, in una conferenza stampa, il segretario generale della suddetta organizzazione sindacale, G.Rinaldini ha denunciato come causa il “meccanismo di appalti e subappalti costruito sul criterio della riduzione dei costi”, e ha definito i decessi come quello avvenuto nell'ultimo incidente: "omicidi sul lavoro, perchè non si può più parlare di morti bianche". Inoltre ha definito il caso "una vicenda esemplare come lo è stata la Thyssen. [...]Questa mattina sono state presentate le pratiche in tribunale per costituirci parte civile e per costituirci parte lesa. La richiesta esplicita è di risalire nella catena delle responsabilità, ossia fino ai vertici Enel che hanno una responsabilità di gestione”. Altri dirigenti sindacali (come G.Cremaschi) hanno puntato il dito contro il terribile sfruttamento dei lavoratori citando i turni di oltre dodici ore, la miseria dei salari, ed il persistere del fenomeno del caporalato. Lo stesso Cremaschi ha esplicitamente parlato di “clima di intimidazione paramafioso nei confronti dei lavoratori” (sto citando sempre le dichiarazioni riportate dal sito da me nominato all'inizio). La piaga dei subapppalti incide sulle condizioni di sicurezza fino al punto che “Ci sono aziende che fanno firmare ai lavoratori l’avvenuta ricezione dei dispositivi di sicurezza, e poi non gli danno nulla”. Anche l'ultimo decesso è stato quello di un lavoratore di una ditta appaltante. Rinaldini ha chiesto: “Perché il governo non apre un’indagine di accertamento sull’Enel?”. Domanda a mio avviso quantomai legittima, dato che ad es. questa centrale ha avuto tre morti in due anni e mezzo....
Fabrizio Cucchi, DEApress
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