Lo scorso Mercoledì sera la storica cornice delle Murate ha ospitato l’esposizione di alcune opere dello scultore Thomas Cecchi. Tra le opere esposte, la prima ad accogliere il visitatore era quella intitolata “La Bestia”. Una specie di capriolo, nero, da incubo, fatto con trucioli e materiali vari, era rappresentato nell’atto di ingurgitare ....O di vomitare....Attorno a lui, sacchi della spazzatura con il simbolo del dollaro e carrelli rovesciati. Era una rappresentazione della moderna società “che tutto divora e vomita”... Molti dei visitatori si ritraevano confusi... Qualcuno manifestava un certo timore...Era una reazione voluta dal creatore dell’opera. E questo concetto si sviluppava nelle opere seguenti...Andando avanti nell’esposizione, si incontrava un busto di donna gravida, con le mani legate dietro la schiena. Il feto era contenuto in un vecchio televisore deformato; la madre avrebbe voluto “cambiare canale” ma non poteva...La sua espressione era di rassegnata sofferenza....L’opera era in bianco e nero, il nero della madre e il bianco del feto....Altre opere consistevano in mucchi di vecchi giornali su cui poggiavano macchine da scrivere che sembravano produrre da sole rotoli di “bla, bla, bla, FMI, CEE, ......”. Il “percorso” del visitatore culminava di fronte ad una una piccola gabbia in cui era racchiusa (insieme al fuoco) una cerchio rotondo, giallo, collegato a un’immagine di marmo che sembrava fluttuare all’esterno di questa gabbia...a significare la necessità di prendersi “l’ora d’aria” fuori dalla gabbia della società di cui le opere precedenti denunciavano la profonda avidità e insensatezza. L’autore esporrà a Settembre una grande mostra personale a Melbourne (Australia). Il lettore che desideri approfondire l’opera di Thomas Cecchi può per il momento, visitare il sito http://www.thomas-cecchi.com/Home_Page.html
Fabrizio Cucchi, DEApress
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