Dopo la conferenza stampa che si è tenuta ieri lunedì 6 novembre, ha inizio da domani mercoledì 8 novembre il Festival Internazionale di Cinema e Donne, che si svolgerà presso il il cinema La Compagnia di Firenze fino al 12 novembre. Alla conferenza stampa del Festival erano presenti le condirettrici Paola Paoli e Maresa D'Arcangelo e la Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Monica Barni.
"Segnare il tempo" è il tema del festival, che indaga sul rapporto tra le donne, il cinema e la società contemporanea. Questa manifestazione, giunta ormai alla sua 39esima edizione, è da sempre all'avanguardia nel porre l'accento sulle tematiche della parità di genere e della peculiarità del ruolo femminile in campo artistico e sociale: per questo il Festival Internazionale di Cinema e Donne si tiene già da trentanove edizioni ed è riuscito a creare nel panorama culturale toscano una riflessione importante sul tema delle Pari Opportunità, da sempre al centro delle politiche della Regione Toscana – ha affermato Monica Barni. Si vive nella società dell'effimero, per questo la continuità creata da festival ha una valenza ancora più significativa, per lasciare una testimonianza della nostra storia recente e per 'Segnare il tempo'. In questi anni il festival, oltre ai valori di continuità e testimonianza, è stato un esempio di come sia possibile fare ricerca in campo cinematografico ed essere un laboratorio culturale dove si incontrano idee e progetti che ruotano intorno ai temi dei film realizzati dalle registe italiane e internazionali".
Quest'anno il Festival vanta ospiti del calibro internazionale come Coline Serreau, regista, attrice e scrittrice francese, e Dacia Maraini, scrittrice, sceneggiatrice e regista italiana, oltre a Dominique Cabrera - che presenta "Il Mediterraneo" per raccontare i momenti fondamentali della relazione tra Francia e Algeria - Farida Benlyazid e Izza Genini, importante registe del cinema marocchino.
Coline Serreau è da sempre una pioniera nell'affrontare le tematiche di genere, come si evince dal suo film del 1978 "Pourquoi pas?" che narra la storia di una di quelle famiglie che oggi chiameremmo arcobaleno, e dal film del 1985 "Tre uomini e una culla" - il suo film di maggior successo, pluripremiato e a cui Hollywood ha dedicato due remake - in cui affronta il tema della convivenza tra uomini e della nuova paternità. Famoso anche il suo film precedente, "Mais qu'est-ce qu'elles veulent?" del 1975, documentario nel quale otto donne si interrogano sul loro ruolo nella società e sulla loro vita. E' proprio della regista francese il film con cui si apre il festival, con una proiezione alle ore 21: "Saint-Jacques... La Mecque", definito come "un fuoco d'artificio di invenzioni narrative e visive. Profondo e divertente, esilarante e commovente, un incanto musicale e splendidi paesaggi".
Dacia Maraini, altra grande ospite, si è sempre contraddistinta con le sue opere come simbolo di donna libera e paladina della libertà. La Maraini è soprattutto scrittrice e proprio la scrittura è il suo tramite fondamentale con il cinema: ha sceneggiato film importanti per autori formidabili, quali Pasolini, Ferreri, Von Trotta e Faenza e alcune delle attrici più famose sul panorama internazionale, come Monica Vitti o Emanuelle Laborit, hanno regalato ai suoi personaggi interpretazioni indimenticabili.
Donne quindi che hanno segnato il tempo (quello richiamato dal titolo) e la strada per l'affermazione dell'identità femminile, che poi altre donne fino ad oggi hanno seguito.
Il Festival presenta in anteprima una selezione di cortometraggi che ci permette di viaggiare in Paesi lontani tramite l'animazione polacca, il documentario portoghese e marocchino, la sperimentazione Usa e le fiction francese, spagnola e italiana. Inoltre saranno presentati in anteprima 42 film che aprono uno spaccato sulle cinematografie di Marocco, Francia, Svizzera, Italia e Portogallo.
Il programma giornaliero dell'intero festival è disponibile sul sito ufficiale del cinema La Compagnia: www.cinemalacompagnia.it/programma
Conferenza di presentazione del Festival, foto DEApress
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