Mandela Forum, per il centenario della nascita del leader anti-Apartheid e cinema La Compagnia, presentano
Atto di Difesa
Nelson Mandela e il processo Rivonia
Il film di Jean van de Velde sul processo al leader anti-Apartheid che portò alla sua condanna al 27 anni di reclusione
Ad introdurre il film, Massimo Gramigni dell’associazione Nelson Mandela Forum
e Mariarosaria Lima, responsabile Amnesty International Firenze
Lunedì 12 febbraio 2018 - ore 20,30, cinema La Compagnia - via Cavour, 50/R – Firenze
Ingresso ad inviti, fino ad esaurimento posti, ritirabili alla cassa del cinema entro le ore 20,15
E’ in programma lunedì 12 febbraio 2018 alle ore 20,30 al Cinema La Compagnia (via Cavour 50/r) la prima fiorentina di “Atto di Difesa - Nelson Mandela e il processo Rivonia”, straordinario film di Jean van de Velde che racconta il processo intentato nel 1963 al leader del movimento anti-Apartheid, a seguito del quale Mandela scontò 27 anni di carcere.
La serata è organizzata dal Mandela Forum di Firenze in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana, nell’ambito delle iniziative promosse per il centenario della nascita di Nelson Mandela.
La proiezione del film sarà preceduta dalla performance “Firenze 28 ottobre 1985 – Nelson Mandela Cittadino Onorario”, saranno presenti il presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum Massimo Gramigni e Mariarosaria Lima, responsabile del gruppo Firenze di Amnesty International.
La proiezione è a ingresso ad inviti, fino ad esaurimento posti, ritirabili alla cassa del cinema entro le ore 20,15 della stessa serata.
Il film, patrocinato da Amnesty International Italia, ripercorre la vicenda umana di Bram Fischer, l’avvocato bianco difensore di Mandela e dei leader dell’African National Congress che sedettero sul banco degli imputati accusati di sabotaggio e alto tradimento, e per questo passibili di condanna a morte.
Proprio attraverso lo sguardo di Fischer il film racconta un’epoca e un Paese, il Sudafrica dell’Apartheid, che è passato alla storia come il regime che fece della segregazione razziale la base del suo sistema politico interno. Un paese in cui i neri costituivano l’80% della popolazione e nel quale la discriminazione assunse le forme più violente e assurde: dalla legge che proibiva a neri di utilizzare le medesime strutture pubbliche dei bianchi (le sale d’attesa, le fontane, i marciapiedi), a quella che li costringeva a frequentare i quartieri bianchi solo con degli speciali passaporti. Dalla proibizione dei matrimoni interraziali alla legge che trasformava i rapporti sessuali tra bianchi e neri in reato penalmente perseguibile.
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