Una provocazione, ma soprattutto un insegnamento, un modo, forse l’unico, per far comprendere l’autismo a chi non ne ha esperienza diretta.
“Genitori per un giorno” è l’iniziativa promossa a Bologna dall’Angsa (associazione Genitori di soggetti autistici), che prenderà il via il 4 ottobre prossimo, con l’adozione di Diego, un bambino di otto anni.
L’iniziativa lanciata dai consiglieri comunali consiste proprio nel trascorrere un giorno intero con un bambino autistico e la sua famiglia, per comprendere le difficoltà che queste famiglie affrontano ogni giorno per rispondere alle tante esigenze dei loro figli “speciali”.
Lo scopo è quello di sensibilizzare sul tema dell’autismo, ancora troppo poco presente nella nostra società e ancora troppo carente di sostegno adeguato da parte delle istituzioni.
Bologna infatti non garantisce le più adeguate cure e molti costi gravano sulle spalle delle famiglie, che spendono fino a 1000 euro al mese: è questo un altro aspetto che l’iniziativa intende evidenziare. Dopo l’adozione di Diego, l’iniziativa proseguirà con altri “genitori e figli per un giorno”.
Un progetto utile e interessante che permette di puntare i riflettori sulla malattia e aiutare le famiglie di persone affette da autismo, le quali, come testimoniano recenti fatti di cronaca, sono spesso abbandonate a se stesse.
Nora Mulè/Tirocinante presso Deapress
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